«A Melfi tutti stanno facendo un lavoro incredibile, nel 2025 saremo ai massimi livelli di qualità. L’elettrico è l’unico modo per competere con i costruttori cinesi. Il problema è il costo dell’energia che è totalmente fuori mercato. Ma presto saremo in grado produrre autonomamente il 75% dell’energia», ha esordito così Carlos Tavares, ceo di Stellantis, parlando con la stampa internazionale dopo la visita di ieri mattina all’impianto di Melfi.
Le promesse
Per l’amministratore delegato dell’azienda italo-americana la visita all’impianto automotive di Melfi è stata da un lato l’occasione per parlare di futuro e dall’altro per affinare le strategie da mettere in campo in tutti gli stabilimenti italiani.
Tavares ha riferito che, durante gli incontri con i sindacati, è stato sollecitato a fornire chiarimenti sulle prospettive delle fabbriche italiane del gruppo con particolare attenzione al sito di San Nicola da anni colpito da turni ridotti, stipendi dimezzati e scioperi dei lavoratori stanchi di non avere certezze sulla tenuta occupazionale.
Tavares dal canto suo ha assicurato che «tutte le fabbriche italiane di Stellantis continueranno a essere pienamente operative». Inoltre, ha delineato una visione positiva per il futuro, affermando che entro il 2030 gli stabilimenti italiani saranno a piena capacità produttiva, con la possibilità di operare su 15 turni settimanali.
Per quanto riguarda lo stabilimento di Melfi, Carlos Tavares ha delineato obiettivi specifici per i prossimi anni. La previsione è di raggiungere un target di 250.000 auto prodotte nel 2026, quando tutti e cinque i nuovi modelli annunciati saranno in linea di produzione.
Questa previsione rappresenta una significativa espansione delle capacità produttive dello stabilimento di Melfi e riflette un piano ambizioso per aumentare la produzione e la competitività del sito. L’introduzione di cinque nuovi modelli contribuirà non solo a diversificare l’offerta di prodotti, ma anche a consolidare la posizione di Stellantis nel mercato automobilistico europeo e globale. Il raggiungimento di questo target di produzione comporterà un notevole impegno in termini di investimenti tecnologici, formazione del personale e ottimizzazione dei processi produttivi. Tuttavia, se realizzato, questo obiettivo avrà un impatto positivo sull’occupazione locale e sull’intera economia della regione, oltre a rafforzare il ruolo di Melfi come uno dei principali poli produttivi del gruppo Stellantis.
L’incontro con Bardi
«Un dialogo franco e cordiale, con buone prospettive per il futuro per il distretto industriale di Melfi -ha commentato il presidente Bardi dopo l’incontro con l’amministratore delegato Tavares del gruppo Stellantis tenutosi ieri a Melfi – Importante è il riconoscimento del ruolo che lo Stabilimento di Melfi continua ad avere nelle politiche industriali del gruppo, con la conferma del Piano di produzione già annunciato e la prossima entrata in produzione della Jeep Compass Mild Hybrid che, a regime, determinerà un impegno produttivo con 15 turni su cinque giorni ridando sostenibilità sia produttiva che occupazionale allo stabilimento. Questa decisione potrebbe anche dare respiro alle aziende dell’indotto, un tema questo che sta al centro dell’attenzione del governo regionale» ha sottolineato il Governatore lucano.