Sciopero nel trasporto pubblico locale, a Bari si ferma l’Amtab: stop di otto ore

È stato indetto per il prossimo nove settembre uno sciopero, a livello nazionale, del comparto del Trasporto pubblico locale. Amtab, l’azienda municipalizzata della città di Bari, si fermerà per otto ore, garantendo solamente alcune prestazioni minime indispensabili. La mobilitazione, proclamata dalle organizzazioni sindacali Filt Cgil, Uilt Uil, Fit Cisl, Faisa Cisal e Ugl Fna, è legata all’interruzione del confronto per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro, scaduto il 31 dicembre 2023, «e all’esito negativo delle procedure di raffreddamento e conciliazione».

La protesta Amtab

La protesta si svolgerà, per il personale di esercizio Tpl (conducenti, operatori di esercizio, verificatori titoli di viaggio, addetti esercizio), dalle 15.30 alle 23.30, mentre per il personale di uffici, officine, depositi, autorimesse e sosta, riguarderà le ultime tre ore dell’orario di lavoro giornaliero. «Lo sciopero – spiega Luisa Rafaschieri, segretaria regionale Uil trasporti e dipendente Amtab – è inerente a una procedura che l’azienda ha fatto in maniera unilaterale, ovvero il concorso da addetti per interni».

A quanto si apprende, l’azienda avrebbe dovuto convocare le organizzazioni sindacali per presentare il concorso prima della pubblicazione, ma ciò non sarebbe avvenuto. «Noi abbiamo chiesto una convocazione – aggiunge – invece ci hanno risposto con una missiva contenente le loro motivazioni». Dopo aver inoltrato le procedure di conciliazione in Prefettura, l’azienda avrebbe risposto con un’altra lettera. «Nel testo unico del concorso per addetti è scritto che l’azienda può derogare anche per chi non ha un titolo di studio, ma ha un’anzianità. È stata messa in atto una discriminazione non indifferente per tutti quegli autisti che hanno più di 25 anni di servizio, ora bloccati perché, avendo solo la licenza media, non possono partecipare al concorso. Le relazioni con i sindacati sono pari a zero».

La mobilitazione nazionale

Il problema legato alla chiusura sul rinnovo del contratto, però, è di caratura nazionale. «Si è convenuto, con le sigle sindacali, di mettere in moto regione per regione azioni di sciopero nelle varie aziende del Trasporto pubblico locale – spiega Franco Spinelli, segretario generale trasporti Fit Cisl – Speriamo che con quest’azione di sciopero le associazioni datoriali possano rivedere le proprie posizioni e rinnovare il contratto».

Da Roma sarebbe partito un progetto di messa in campo per raggiungere l’obiettivo, che riguarda oltre 900 aziende in tutta Italia. «In altri comparti la fase di trattativa è in stato avanzato – aggiunge Spinelli – nel Tpl no». La protesta del nove settembre, dunque, oltre al rinnovo del Contratto collettivo nazionale per il Trasporto pubblico locale mira all’ottenimento di un salario adeguato all’aumento del costo della vita, a una migliore gestione del tempo da destinare a vita e lavoro e al miglioramento delle condizioni di sicurezza per gli operatori.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version