Centinaia di lavoratori del settore privato si sono ritrovati, stamattina, anche nelle piazze dei capoluoghi pugliesi per i sit in organizzati in occasione dello sciopero generale di 4 ore del settore privato – esteso a 8 ore per l’edilizia – promosso da Cgil e Uil.
A Bari, in piazza Libertà, ci sono anche i segretari regionali dei due sindacati, Gigia Bucci e Gianni Ricci.
In piazza ci sono tutti i settori: commercio, industria, chimici, agroalimentare, tessili, servizi, bancari, edili, comunicazione e pensionati. Al centro della protesta ci sono, in particolare, la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro.
«La nostra battaglia è una battaglia di civiltà», afferma Ricci, illustrando le motivazioni dello sciopero. «Non si può morire più sul lavoro. Dobbiamo dire basta. Al governo – prosegue – chiediamo anche un fisco più equo. E poi c’è un’altra battaglia importante che stiamo portando avanti: quella della lotta al precariato. In Italia ci sono 3 milioni di lavoratori fantasma ai quali sono negati diritti e tutele».
«Questa strage non è più tollerabile», aggiunge il segretario nazionale della Cgil, Pino Gesmundo. «Siamo a tre morti al giorno – prosegue – oltre mille l’anno, c’è stato un decesso anche ieri nel Tarantino. Oggi – dice – abbiamo acquisito che il governo ha cambiato idea sulla patente a punti, ha fatto bene perché la vita di una persona non vale venti punti e occorre investire perché chi non rispetta le norme non deve più partecipare ai bandi pubblici, deve avere sanzioni esemplari. E la norma sulla patente va estesa a tutti i luoghi, pubblici e privati».
Sono in corso presidi anche davanti alle Prefetture di Barletta, Brindisi, Foggia e Lecce.