«Le assunzioni del personale in Sanitaservice siano fatte solo ed esclusivamente tra i vincitori del concorso pubblico», chiede con forza Giuseppe Mancarella, segretario provinciale dei Cobas Lecce.
La vicenda che in questi giorni sta infiammando il mondo della sanità e non solo, riguarda il rischio del blocco delle attività di pulizia nell’Asl di Lecce a causa della grave carenza strutturale del personale pulitore di Sanitaservice. Una vertenza che nasce nell’aprile 2021 quando circa 100 Oss dell’Asl di Lecce vengono declassificati a pulitori di Sanitaservice con un contratto della durata di cinque mesi più cinque, già scaduto per una parte di questi al 31 luglio, mentre per i restanti scadrà entro novembre.
Nel frattempo, sono intervenute le linee guida regionali che impediscono nuove assunzioni in tutte le Sanitaservice pugliesi e l’amministratore unico della società in house dell’Asl di Lecce, Francesco Saverio Massaro, ha chiesto al personale la disponibilità ad effettuare straordinari. La denuncia è partita dai sindacati Cisl Fp, uil Fp, Fsi Usae e lunedì mattina i lavoratori in questione hanno manifestato nei pressi della Prefettura in un sit-in organizzato da Usb, Fp Cgil e Fials.
Nella vicenda irrompono adesso i Cobas, a tutela dei 159 pulitori vincitori del concorso in Sanitaservice. Il sindacato chiede che le future linee guida della Regione garantiscano il pieno rispetto dell’art. 97 della Costituzione, della normativa dell’art. 35 del decreto legislativo n. 165 del 2001 (T.U.P.I.), di quanto previsto da diverse sentenze della Cassazione, del Consiglio di Stato e da diversi Tar, «ovvero che per lavorare a tempo indeterminato nella pubblica amministrazione si deve superare un concorso pubblico a tempo indeterminato».
I Cobas denunciano che la procedura di assunzione dei 159 vincitori da una graduatoria di ben 1731 unità ha dovuto subire dapprima uno stop imprevisto a causa della pandemia e poi la beffa di un ulteriore blocco da parte della Regione Puglia che, nell’operazione di ricognizione dei conti delle società in house, ha chiesto ai direttori generali delle Asl il blocco delle assunzioni in Sanitaservice. Provvedimento che, sostengono i Cobas, ha colpito di fatto solo l’assunzione dei 60 ausiliari pulitori presso Sanitaservice Lecce, prevista per l’1 luglio 2022, considerato che in nessun’altra Sanitaservice pugliese erano in atto procedimenti di assunzione.
Una vertenza, quindi, diventata estremamente delicata: da una parte ci sono gli Oss declassati a pulitori che invocano il prolungamento del loro contratto sostenuti dalle suddette sigle sindacali e, dall’altra parte, i legittimi vincitori del concorso di pulitori in Sanitaservice al cui fianco si sono schierati i Cobas.
«La giustizia e la legalità non sono aleatorie ed applicabili a piacimento – sostiene Mancarella – Le procedure di reclutamento nella Pubblica Amministrazione soggiacciono ai principi di pubblicità, imparzialità, economicità, celerità e trasparenza e non possono in alcun modo celare e affossare chi ha superato un concorso pubblico in favore di chi è entrato a lavorare mediante avvisi».