Porto di Taranto, accordo tra Governo, Regione e Invitalia. Borraccino: «Buona notizia per occupazione e sviluppo»

Governo, Regione Puglia e Invitalia hanno siglato un accordo di programma che avrà «particolare rilevanza occupazionale». Ne dà notizia Cosimo Borraccino, consigliere del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, per l’attuazione del piano per Taranto.

«Si tratta – spiega Borraccino – di un progetto dal significativo impatto occupazionale, che la Regione Puglia ha seguito con attenzione da anni, ed in particolare anche col sottoscritto assessore regionale all’industria. La realizzazione degli investimenti – prosegue – consentirà un incremento occupazionale complessivo di 236 unità lavorative annue entro il 2024, rispetto ai soli 30 previsti prima del Piano di sviluppo».

I 219 lavoratori impiegati dal precedente gestore del Molo polisettoriale di Taranto, precisa Borraccino, «verranno riassorbiti in San Cataldo Container Terminal S.p.A. Complessivamente nell’anno si avranno 266 lavoratori così suddivisi: un dirigente, 35 impiegati e 220 operai».

Oltre all’impatto occupazionale, però, l’accordo consentirà di «attirare anche nuovi investimenti esteri da parte della società San Cataldo Container Terminal S.p.A. costituita dalla società di diritto olandese Terminal San Cataldo B.V., nonché socio unico, a sua volta facente capo alla società di diritto turco Yilport Holding A.S.; con tali investimenti, il gruppo turco Yildimir/Yilport – informa Borraccino – amplierà la propria attività in Italia connettendo l’infrastruttura con le altre attività del gruppo per creare nuove filiere tese al consolidamento delle relazioni del distretto logistico/industriale/marittimo jonico ed allo sviluppo della filiera turistica legata al mare. L’iniziativa consentirà allo scalo di Taranto di attrarre più compagnie marittime, fungendo non solo da porto di ridistribuzione del traffico ma anche da scalo per le navi-madre. Con il collegamento ferroviario inoltre – conclude il consigliere di Emiliano per l’attuazione del piano per Taranto – ci sarà la possibilità di accogliere navi di grandi dimensioni, al fine di consentire ai carichi che arrivano via mare di proseguire il trasporto su rotaia collegando, oltre le zone dell’entroterra, anche nuove potenziali zone industriali».

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