Più occupati e meno inattivi nel Barese dove, però, continua a calare il numero dei nuovi nati: è quanto emerge dai dati contenuti nel rendiconto sociale provinciale dell’Inps, presentato oggi nel capoluogo.
Dal documento emerge che nel 2022 (anno al quale si riferiscono i dati) le assunzioni sono state 159.629, mentre le cessazioni sono state 149.779, con un saldo netto di 9.850.
Il tasso di occupazione si è attestato sul 45,6% (nel 2021 era del 44,5%), contro la media italiana del 52,2%; quello di disoccupazione al 9,1% (nel 2021 era del 10%) contro la media italiana dell’8,1%.
Quanto al tasso di inattività, nel 2022 è stato del 49,8% (nel 2021 era del 50,5), contro la media italiana del 43,2%.
Allo stesso tempo, in tutta la provincia, è crollato il ricorso agli ammortizzatori sociali come per esempio la cassa integrazione. Contemporaneamente sono cresciute le richieste di Naspi.
Le ore di cassa integrazione utilizzate sono scese da 25.415.875 del 2021 a 3.640.833 dello scorso anno. Il picco era stato toccato nel 2020 per effetto della pandemia, quando era stata superata la soglia delle 49 milioni di ore di Cig.
Quanto ai tempi di pagamento, per la cassa integrazione ordinaria la media è di 21 giorni (la media nazionale è 17), per quella straordinaria è 19 giorni (la media regionale è 13). Il documento evidenzia anche un aumento del ricorso alla Naspi: le domande accolte sono passate da 31.456 del 2021 a 38.189 dello scorso anno (sono 19.202 quelle presentate da donne); il 74,9% delle richieste viene liquidata entro 15 giorni dalla presentazione della richiesta.
Quanto alle domande di disoccupazione agricola, sono in linea con gli anni precedenti. Dal documento si evince inoltre che nel 2022 sono state pagate circa 284.107 pensioni nella provincia di Bari, il cui importo medio è molto diverso fra lavoratrici e lavoratori: le prime percepiscono mediamente 1.229,95 euro al mese, i secondi 1.941,76. In entrambi i casi gli importi risultano più bassi rispetto alla media nazionale (oltre 1.300 euro per le donne e circa duemila per gli uomini). Il rendiconto evidenzia, infine, che nel 2022 è stato accolto circa il 62% delle domande di reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza presentate (40.804 in totale, 25.787 delle quali presentate da donne).
Il rendiconto provinciale conferma, inoltre, la progressiva riduzione delle nascite nella provincia di Bari. Nel 2022 i residenti erano in totale un milione 223.102, ma il saldo tra nuovi nati e decessi continua il suo trend negativo, avendo toccato quota meno 5.948 persone nel 2021 (il dato del 2022 non è ancora consolidato). Lo stesso saldo nel 2011 era di soli 123 individui.
Il documento rivela un ulteriore dato: nel 2022 la provincia di Bari ha segnato un aumento delle riscossioni delle entrate contributive, passate da 2.009.776.275 del 2021 a 2.189.781.218 dello scorso anno.