Pisticci Scalo, via alla delocalizzazione dell’impianto di rilancio reflui

«Sono stati finalmente cantierizzati i lavori di delocalizzazione delle vasche di rilancio dei reflui rinvenienti dal comparto C di Pisticci Scalo che interferivano con l’area della pista Mattei.» Ad annunciarlo è l’amministratore unico del consorzio per lo sviluppo industriale della provincia di Matera, Rocco Fuina.

«Tali lavori, finalizzati ad eliminare un ostacolo incompatibile con le regole di sicurezza della navigazione aerea – dichiara Fuina – costituiscono un altro passo in avanti nel processo di trasformazione dell’aviosuperficie Mattei di Pisticci Scalo in aeroporto di seconda categoria che vede il consorzio impegnato da tempo in questa direzione».
La realizzazione di una serie di lavori edili ed impiantistici che consentono anche di razionalizzare il sistema di incanalamento dei reflui è ciò che il progetto prevede. Si tratta di un progetto approvato nel 2017 sulla base di un finanziamento di 700mila euro concesso al consorzio nell’ambito del patto per lo sviluppo della Regione Basilicata. Due gli obiettivi che si raggiungeranno: l’eliminazione degli ostacoli alla navigazione aerea e un beneficio per le industrie presenti nel comparto, le quali avranno la possibilità di usufruire di un sistema di collettamento dei reflui che risulterà potenziato.
Secondo quanto afferma Antonio Castelluccio, dirigente del servizio tecnico del consorzio e responsabile del procedimento «gli interventi di eliminazione degli ostacoli presenti sulla strip laterale della pista si rendono necessari in quanto incompatibili con le norme prescritte dall’organizzazione internazionale dell’aviazione civile (Icao) per la navigazione aerea in sicurezza. In tal caso, trattandosi di un impianto di rilancio reflui in esercizio, esso non può essere eliminato, ma deve essere delocalizzato al di fuori dell’area di sedime aeroportuale. Ciò comporta il fatto che dovranno affrontarsi tutta una serie di problematiche per eseguire i lavori senza interrompere l’esercizio dell’impianto, per cui di fondamentale importanza è una corretta pianificazione e programmazione. L’attuale rete di collettamento del comparto risulterà alleggerita in termini di portate idriche, grazie alla realizzazione di un collettore previsto nel progetto che provvederà a collegare direttamente lo scarico di un’azienda in esercizio all’impianto di rilancio oggetto di delocalizzazione».
La fine dei lavori è prevista entro luglio di quest’anno.

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