Sono state presentate ieri nella sede di Confindustria Brindisi le opportunità per il territorio derivanti dalla realizzazione dei parchi eolici marini Kailia Energia e Odra Energia ad opera di Renantis e BlueFloat Energy.
Il primo sarà realizzato tra Brindisi e San Cataldo e, secondo i dati forniti dai vertici della società, occuperà 1.500 persone in fase di realizzazione e 150 addetti a regime per le attività di manutenzione. Un numero decisamente più basso rispetto a quello che fornì il sindaco Rossi il 16 marzo scorso, quando parlò di «400 lavoratori impiegati in pianta stabile». In quell’occasione il primo cittadino svelò anche che l’accordo di programma con la società – atto a formalizzare ritorni economici, compensazioni ambientali e impegni tra le parti – era pronto da diverse settimane e che i tempi erano oramai maturi per la firma. Tuttavia, nell’incontro di ieri non si è fatto alcun cenno a tale accordo.
Tornando ai numeri dell’investimento, per Kailia saranno spesi circa 3,5 miliardi di euro per una capacità installata pari a 1,2 gigawatt. Per il secondo progetto pugliese, Odra Energia, verranno spesi invece ulteriori 4 miliardi di euro. «Abbiamo previsto – ha dichiarato Ksenia Balanda, direttore tecnico dei progetti – che la fase della Valutazione di impatto ambientale possa avere inizio entro giugno del 2023, così da partire con il cantiere entro il 2026 e passare alla fase di esercizio nel 2030. Il progetto originario prevedeva l’installazione di 98 turbine ma poi, grazie all’avanzamento tecnologico, siamo riusciti a ridurre il numero di turbine a 78, così minimizzando ulteriormente l’impatto ambientale. I due parchi marini possono inoltre dare una spinta al progetto della Hydrogen valley pugliese attraverso la produzione potenziale di 180.000 tonnellate di idrogeno verde all’anno». Balanda, a proposito del coinvolgimento della supply chain, ha invitato le aziende locali a «formare un cluster e proporsi per fare parte della filiera che realizzerà questi impianti».
L’occasione sarà ghiotta soprattutto per l’industria pugliese metalmeccanica, delle costruzioni, manifatturiera, elettronica, dell’Ict, oltre a tutte le imprese dell’indotto che potranno fornire beni e servizi.
«Facciamoci trovare pronti – ha sollecitato il presidente di Confindustria Brindisi, Gabriele Menotti Lippolis -. Questo incontro è stato organizzato proprio per presentare alle aziende locali le opportunità di business derivanti dall’investimento di Renantis e BlueFloat Energy. L’iniziativa ha rappresentato un ulteriore segnale di come il territorio pugliese, e quello brindisino in particolare, stiano tornando ad essere attrattivi per i grandi investitori nell’ambito del processo di transizione ecologica avviato da diversi anni. Le nostre imprese avranno la possibilità di acquisire il know how necessario per lavorare anche fuori dal territorio brindisino. È questa la sfida che dobbiamo vincere».