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Notte in piazza a Barletta per gli agricoltori. Poi i trattori in marcia verso Bari: «Incontreremo Emiliano»

Notte in piazza a Barletta per gli agricoltori, «come segno di protesta per far vedere che non ci spaventa stare in strada per tutelare il nostro settore». Ad affermarlo è Ruggiero Tanzi, espressione del movimento Liberi agricoltori barlettani che sta partecipando al sit in nel cuore del co-capoluogo della Bat dove sono parcheggiati i mezzi…

Notte in piazza a Barletta per gli agricoltori, «come segno di protesta per far vedere che non ci spaventa stare in strada per tutelare il nostro settore».

Ad affermarlo è Ruggiero Tanzi, espressione del movimento Liberi agricoltori barlettani che sta partecipando al sit in nel cuore del co-capoluogo della Bat dove sono parcheggiati i mezzi con i cartelli «con cui urliamo che la nostra dignità non è in vendita».

Tanzi e i suoi colleghi si stanno preparando alla mobilitazione di domani che, a partire dalle quattro del mattino, partirà da Barletta per poi raggiungere Bari. «Con noi marceranno nel pieno rispetto della legalità anche gli agricoltori di San Ferdinando di Puglia e Trinitapoli – spiega -. Con circa 50 mezzi agricoli e una partecipazione che pensiamo possa essere di oltre 400 agricoltori, andremo alla sede dell’assessorato Agricoltura della Regione Puglia per essere ricevuti dal presidente Michele Emiliano».

Il colloquio di domani, aggiunge Tanzi, «sarà decisivo: non ci bastano i soliti vedremo, faremo. Vogliamo risposte chiare. E vogliamo che ognuno faccia sul serio la propria parte».

Giuseppe Ardito, agricoltore del movimento che arriva da Minervino Murge, sottolinea che «con queste importazioni selvagge ci stanno massacrando e noi non riusciamo a vendere il nostro grano perché le quotazioni scendono di continuo».

Tanzi chiede scusa «per i non pochi disagi che saranno creati alla normale circolazione sulla statale 16 bis ma bisogna aiutare il comparto agricolo. Ai cittadini diciamo: aiutateci a salvare le nostre radici, storiche ed economiche».

Il movimento fa anche sapere che «nessun partito politico, sigla sindacale e associazione di categoria del comparto agricolo è autorizzata a rappresentarci in nessuna sede istituzionale italiana ed europea. L’unica voce che vogliano sia ascoltata è la nostra», concludono gli agricoltori.

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