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Non soltanto laureati: a Bari c’è lavoro per tutti

A Bari c’è lavoro per tutti, senza distinzione per titolo di studio. Delle oltre novanta offerte presenti sul portale di Porta Futuro, il job-centre comunale all’interno dell’ex Manifattura dei Tabacchi, ben 16 richiedono come requisito la sola licenza media. Tra le offerte di lavoro per cui basta aver concluso il triennio della scuola secondaria inferiore,…

A Bari c’è lavoro per tutti, senza distinzione per titolo di studio. Delle oltre novanta offerte presenti sul portale di Porta Futuro, il job-centre comunale all’interno dell’ex Manifattura dei Tabacchi, ben 16 richiedono come requisito la sola licenza media.

Tra le offerte di lavoro per cui basta aver concluso il triennio della scuola secondaria inferiore, le figure maggiormente ricercate sono quelle che prevedono una minore specializzazione: manutentore del verde, saldatore, consulente telefonico, addetto alla vendita, montatore serramentista ed elettricista. Non mancano le posizioni nell’ambito dell’edilizia, come quelle di muratore e cartongessista, intonachista, piastrellista, manovale e carpentiere edile. Ma ci sono anche offerte rivolte a conducenti di mezzi d’opera e termoidraulici.

Un terzo degli annunci presenti sul sito sono rivolti ai candidati che possiedono almeno un diploma, anche se per molti datori di lavoro la laurea è un plus gradito. Si va dall’addetto al banco macelleria al barista, dal contabile al meccanico riparatore (anche se per questa posizione è richiesto un titolo professionale), dal magazziniere al pasticciere e al progettista elettrico.

Tantissime sono le posizioni aperte per i laureati, soprattutto in discipline settoriali come economia, ingegneria e informatica. Numerose sono infatti le richieste per sistemisti, tecnici ed esperti informatici, consulenti assicurativi, ingegneri civili strutturisti e analisti. Diverse sono anche le richieste per educatori (tra i più ricercati), social media manager, chimici e progettisti di impianti fotovoltaici. Per molti datori, però, sembra indifferente il titolo di studio, tanto da considerare alla stessa tregua un diploma (soprattutto tecnico) e un corso di laurea.

«L’obiettivo che ci prefiggiamo non è quello di offrire opportunità lavorative solo ai laureati, ma di cercare di far lavorare tutti» dice all’Edicola del Sud il vicesindaco di Bari, Eugenio Di Sciascio, che aggiunge: «Ben venga che ci sia questa disponibilità di offerte, che noi cercheremo sempre più di ampliare. Ci sono dei settori che sono in crescita, anche a seguito di ingenti investimenti, ma l’importante è che ci siano più opportunità per tutti».

Solo quest’anno Porta Futuro ha pubblicato 412 annunci di lavoro (32 di questi da parte di aziende dell’area di sviluppo industriale), mentre 132 sono le nuove imprese che si sono accreditate al job-centre barese, 4.673 le candidature e oltre 400 i colloqui effettuati. «Se consideriamo che stiamo uscendo dalla pandemia – dice Di Sciascio – possiamo dire che i numeri del 2022, seppur fermi a ottobre, sono decisamente incoraggianti. È chiaro che molti lavori chiedono grande competenza, ma ci sono anche molti annunci sull’edilizia, sull’information technology e nel settore metalmeccanico. L’ideale sarebbe trovare lavoro a tutti, ma è chiaro che non sempre ci si riesce. Alla fine è l’azienda che sceglie, come è anche giusto che sia. Speriamo di continuare questa “best practice” e di offrire più opportunità, perché il lavoro fa la differenza per tutti», conclude l’ex rettore del Politecnico.

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