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Mobilità in deroga ai lavoratori dell’area di crisi industriale di Taranto: accordo rinnovato per il 2024

È stato sottoscritto, oggi, l'accordo con le parti sociali per il rinnovo della mobilità in deroga ai lavoratori dell'area di crisi industriale di Taranto anche il per il 2024. Ne dà notizia l'assessore regionale all'Istruzione, alla Formazione e al Lavoro della Regione Puglia, Sebastiano Leo. «L’accesso alla misura - spiega - è consentito ai lavoratori…

È stato sottoscritto, oggi, l’accordo con le parti sociali per il rinnovo della mobilità in deroga ai lavoratori dell’area di crisi industriale di Taranto anche il per il 2024.

Ne dà notizia l’assessore regionale all’Istruzione, alla Formazione e al Lavoro della Regione Puglia, Sebastiano Leo.

«L’accesso alla misura – spiega – è consentito ai lavoratori che siano stati licenziati da imprese ubicate nei comuni di Taranto, Crispiano, Massafra, Montemesola e Statte, appartenenti all’area di crisi industriale complessa di Taranto, che risultino già beneficiari di un trattamento di mobilità in deroga. Per le finalità dell’accordo – continua Leo – abbiamo destinato risorse pari a 2 milioni di euro, ampiamente sufficienti alla copertura del beneficio».

Con l’accordo siglato oggi, prosegue l’assessore regionale, «decine di lavoratori in condizioni di fragilità occupazionale potranno continuare a beneficiare del trattamento di mobilità in deroga, non rinunciando a questo fondamentale strumento di sostegno mentre si formano e si riqualificano».

Leo ricorda che nel 2023 e negli anni precedenti i lavoratori beneficiari della mobilità in deroga «hanno stipulato patti di servizio presso i Centri per l’Impiego, hanno seguito seminari formativi e parte di questi ha partecipato al programma Gol. Alcuni hanno anche trovato nuova occupazione».

Fondamentale è stato il contributo dei sindacati per la firma di un accordo che, afferma Andrea Toma, segretario regionale della Uil Puglia con delega all’industria, «permetterà a centinaia di lavoratori e alle loro famiglie di guardare al prossimo futuro con un pizzico di serenità. Pensiamo, per esempio, ai tanti lavoratori della vertenza ex Marcegaglia, in mobilità da più di un decennio».

Nel corso dell’incontro con la Regione Puglia, la Uil ha anche proposto di verificare la possibilità di estendere l’accordo ai lavoratori portuali coinvolti nella vertenza ex Tct. «Abbiamo chiesto alla Regione – conferma Toma – di farsi portavoce nei confronti del governo per la proroga dell’Ima, ammortizzatore sociale dedicato al settore portuale, che per i lavoratori ex Tct scadrà a fine marzo. Tuttavia, qualora ciò non fosse possibile, sarebbe importante verificare se le risorse sbloccate oggi potranno essere utilizzate anche per questa platea di lavoratori, che oggi si ritrovano senza certezze reddituali».

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