Mercato del lavoro in ripresa: boom per il settore dei servizi

Ripresa in vista per il mercato del lavoro dopo le previsioni negative dei mesi estivi appena conclusi. Secondo gli ultimi dati contenuti nel bollettino Anpal-Unioncamere diffuso tramite la piattaforma Excelsior, nel mese in corso le aziende hanno previsto circa 12mila ingressi sul mercato del lavoro (il doppio rispetto a quelli del mese precedente, agosto 2023, quando i posti messi a disposizione delle aziende erano stati poco più di 6mila).

Numeri che crescono anche se si considera l’intero trimestre settembre-novembre 2023 dove gli ingressi previsti salgono a 33.980 (in aumento sia rispetto al trimestre precedente agosto-ottobre quando gli ingressi potenziali si attestavano a 27.930, che rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: +520). Le figure professionali più ricercate dai datori di lavoro sono quelle afferenti al settore del turismo, del commercio e dei servizi alle imprese e alle persone. Le entrate previste per il mese di settembre sono in questo caso 8.410 (circa il 70% del totale). Anche considerando l’intero trimestre settembre-novembre, la maggior parte degli ingressi riguarderanno sempre questo settore, con 23.660 ingressi previsti dalle imprese interpellate dal sondaggio di Anpal e Unioncamere.

Se le proiezioni sono migliorate rispetto al mese di agosto, gli ingressi sono invece in calo se si considera lo stesso periodo del 2022: rispetto a settembre di quell’anno le aziende hanno messo a disposizione 400 posti di lavoro in meno, che scendono a -320 sul trimestre settembre-novembre 2022. Per quanto riguarda invece le esigenze dell’industria, dove sono previsti circa 3mila ingressi (250 in più rispetto allo stesso mese del 2022 e ben 840 sull’intero trimestre), le figure più ricercate continuano a essere quelle degli operai specializzati e dei conduttori di impianti e di macchinari fissi e mobili.

Ma la precarietà continua a caratterizzare anche per questo bollettino mensile il mondo del lavoro di Bari e provincia. In quasi tutti i settori considerati dal bollettino, in circa il 25% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 75% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita), in special modo nel turismo e nei servizi. Poche opportunità anche per i laureati: solo il 17% delle entrate previste sarà destinato a chi possiede un titolo di studi elevato. Permangono infine le difficoltà delle aziende di riuscire a trovare i profili desiderati: hanno risposto negativamente al sondaggio 43 aziende su 100.

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