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Melfi, Stellantis pronta a chiudere. I sindacati: «La Regione ci sostenga»

Tremano gli operai di Melfi, ieri i sindacati nella sede della Regione Basilicata non hanno avuto remore e hanno chiesto alla giunta e al Consiglio regionale di «assumere una posizione univoca a sostegno delle rivendicazioni sindacali sulla vertenza Stellantis al centro dello sciopero generale del prossimo 18 ottobre a Roma», lo hanno ribadito i segretari…

Tremano gli operai di Melfi, ieri i sindacati nella sede della Regione Basilicata non hanno avuto remore e hanno chiesto alla giunta e al Consiglio regionale di «assumere una posizione univoca a sostegno delle rivendicazioni sindacali sulla vertenza Stellantis al centro dello sciopero generale del prossimo 18 ottobre a Roma», lo hanno ribadito i segretari regionali di Uilm e Uil Basilicata, Marco Lomio, Vincenzo Tortorelli e Giovanni Galgano, durante un’audizione in Terza Commissione del Consiglio Regionale.

La chiusura a gennaio

«Dal primo gennaio 2025 – ha detto Lomio – lo stabilimento di Melfi non riaprirà per effetto delle scelte scellerate della Commissione Europea contenute nel cosiddetto Green Deal Europeo: niente più auto a motore endotermico e solo auto elettriche o ibride. Stellantis è rimasta l’unica casa automobilistica a sostenere questa posizione. Non possiamo aspettare a Melfi a braccia conserte i nuovi modelli elettrici», hanno detto i segreari regionali. «Per noi il tavolo Stellantis in Regione deve essere permanente – ha aggiunto Tortorelli – per aggiornare costantemente l’evoluzione della situazione. Continuiamo a ritenere – ha concluso – che la Giunta regionale deve svolgere un pressing nei confronti della Commissione Europea e del Governo perché le scelte non si abbattano sui lavoratori lucani».

Ammortizzatori sociali

Inoltre il segretario Uilm ha ricordato che scadranno a breve gli ammortizzatori sociali per i lavoratori delle aziende dell’indotto e questo significa che se non c’è lavoro in fabbrica non c’è neanche per l’indotto.

La risposta della politica

La reazione politica però è arrivata subito: «Non e’ il momento di fare sofismi e distinguo se si ha a cuore la sorte dei lavoratori Stellantis», ha detto il vice presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Angelo Chiorazzo, a conclusione dell’audizione dei sindacati, dei vertici di Confindustria Basilicata ed il Sindaco di Melfi in Terza Commissione Consiliare Permanente. «Come Basilicata Casa Comune siamo al fianco delle parti sociali aderendo alla loro piattaforma, inclusa la necessita’ di rivalutare il percorso di avvicinamento al giusto obiettivo della decarbonizzazione. Un percorso, appunto, che non si puo’ dare per scontato se il sistema produttivo non e’ pronto. E per dare forza al sindacato – ha concluso Chiorazzo – oltre a impegnarmi in Consiglio sulla piattaforma illustrata oggi nell’audizione dei segretari regionali di Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Confsal e Aqcfr, venerdi’ saro’ materialmente accanto a loro alla manifestazione di Roma».

Preoccupazione anche a sinistra, «Il Governo nazionale non ha colto a pieno le criticità di questa vicenda. Ora serve unità e soprattutto l’impegno da parte della Commissione Europea di rivedere le politiche sulle auto elettriche», è quanto sostengono il capogruppo del fronte della sinistra in Consiglio regionale Antonio Bochicchio ed il segretario regionale del Psi della Basilicata Livio Valvano, dopo le audizioni delle parti sociali in terza Commissione consiliare sulla crisi del comparto.

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