Due mesi di intenso lavoro giuridico, ma anche di relazioni, fino all’obiettivo: quello di costituire una cooperativa di soci lavoratori per poi avanzare un’offerta alla ditta proprietaria degli impianti. I 40 lavoratori della Dopla di Manfredonia hanno deciso di diventare imprenditori e di riunirsi in cooperativa. La decisione è maturata dopo che nello scorso mese di giugno il fondo internazionale Muzinich, che aveva rilevato gli stabilimenti di Casale sul Sile, nel trevigiano, e dell’area industriale del Golfo, procedendo alla costituzione di una nuova società, la Senato 12 srl, aveva respinto tutte le proposte, anche quelle del tavolo regionale per le crisi aziendali, per riattivare la produzione di utensili di carta e plastica a Manfredonia. Secondo gli americani, Manfredonia non è strategica e così hanno smantellato parte del sito, trasferendo i macchinari per la lavorazione della carta, più utili di quelli della plastica, considerata un business poco produttivo, in Veneto e lasciando al loro destino 64 lavoratori con le rispettive famiglie.
Grazie anche al lavoro del sindaco Gianni Rotice, che tra i primi aveva ipotizzato una soluzione interna, l’8 agosto scorso è stato sottoscritto l’atto costitutivo della cooperativa, redatto dal consulente Matteo Robustelli. A siglarlo 40 ex dipendenti che hanno rinunciato sia agli ammortizzatori sociali, una parte riversati nel capitale sociale, che al trasferimento, offerto dalla casa madre. Adesso si apre una fase delicata per CooPla Green, questo il nome della nuova società, che chiede nuovamente il sostegno delle Istituzioni per avviare le procedure per un’offerta che possa rilevare il sito produttivo nell’area del contratto d’area.