Quella leccese è la quinta provincia italiana per crescita del valore aggiunto delle costruzioni. L’edilizia è il settore che è cresciuto di più e resta uno dei principali traini dell’economia salentina. È quanto emerge dal nuovo studio condotto dall’osservatorio economico Aforisma, diretto da Davide Stasi, che ha preso come riferimento il valore aggiunto suddiviso per branca di attività economica.
«Questo indicatore – spiega Stasi – può considerarsi un valido parametro per poter misurare l’andamento dell’economia». In particolare, a Lecce e provincia, nel 2022, il valore aggiunto ai prezzi base e correnti del settore delle costruzioni è stato di un miliardo e 137 milioni euro, in crescita del 17,4 per cento rispetto all’anno precedente (968 milioni di euro) soprattutto per effetto del superbonus 110 per cento. Grazie agli incentivi per gli interventi di ristrutturazione e di riqualificazione energetica, l’edilizia leccese ha registrato performance superiori agli altri comparti e agli altri territori. Lecce supera di due punti l’incremento medio regionale del valore aggiunto nel settore delle costruzioni.
«Il valore aggiunto – spiega Stasi – è la misura dell’incremento di valore che si verifica nell’ambito della produzione e distribuzione di beni e servizi finali grazie ai fattori produttivi adoperati (capitale e lavoro) a partire da beni e risorse primarie iniziali. È la differenza tra il valore della produzione di beni e servizi conseguita dalle singole branche produttive ed il valore dei beni e servizi intermedi dalle stesse consumati (materie prime e ausiliarie impiegate e servizi forniti da altre unità produttive). L’attività di manutenzione degli immobili residenziali ha già iniziato a contrarsi nel corso di quest’anno e la flessione proseguirà nel 2024, salvo non si introducano nuovi incentivi. Sarà difficile perseguire gli obiettivi prefissati dalla direttiva sulle case green senza una nuova programmazione delle agevolazioni. Il comparto delle opere pubbliche, invece, è entrato in una complessa fase esecutiva ed è chiamato alla sfida del Pnrr».
A Lecce e provincia, è aumentato del 13,3 per cento il valore aggiunto dell’industria (da un miliardo 502 milioni di euro a un miliardo 701 milioni). Il commercio, i trasporti e i servizi di alloggio e di ristorazione hanno registrato un incremento dell’11,3 per cento (da tre miliardi 31 milioni a tre miliardi 373 milioni). Gli altri servizi segnano un rialzo del 4,4 per cento (da sette miliardi 89 milioni di euro a sette miliardi 403 milioni). In flessione ancora l’agricoltura: meno 9,5 per cento (da 298 milioni a 270).
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Di Redazione23 Novembre 2024