Il segretario generale della Cgil Maurizio Landini concluderà i lavori dell’assemblea regionale del sindacato che si terrà lunedì 18 luglio a Bari.
«Teniamo questa assemblea in una fase complessa che attraversa l’Italia e l’Europa, con fronti aperti di instabilità politica, economica e sociale e la Cgil, nel Paese e in Puglia – ha detto il segretario generale Cgil Puglia, Pino Gesmundo – intende essere protagonista affinché i diritti e le istanze del mondo del lavoro e delle fasce più deboli non paghino ancora una volta il prezzo più alto. Anzi – aggiunge – reclamiamo misure urgenti e non solo strutturali per sostenere redditi da lavoro e pensioni erose dall’inflazione, dall’aumento dei costi dei prodotti come delle utenze. Se non diamo risposte immediate rischiamo che esploda una bomba sociale».
«Circa 4 milioni di dipendenti del settore privato, quasi il 30 % – riferisce – percepiscono una retribuzione lorda annua inferiore a 12mila euro. E i lavoratori a basso compenso sono più spesso giovani fino a 34 anni, donne, stranieri, con basso titolo di studio e residenti nel Sud».
«Oltre il 30% dei pensionati – sottolinea – è sotto i mille euro, dati ancor più drammatico al Sud. In Puglia l’importo medio delle pensioni al lordo è di 1000 euro che si abbassa a 800 euro per le pensioni di vecchiaia e a 700 per i lavoratori autonomi».
«Il nostro – conclude – è un appello a tutti i lavoratori, i pensionati, i giovani che si riconoscono nei valori della costituzione a stare assieme in questo fase complicata per il Paese, e dare – ognuno per il proprio ruolo – un contributo per reclamare pace, democrazia, tutele sociali, creazione di buona occupazione, salari e pensioni degne».