Il rilancio economico si tinge di rosa: donne alla guida di 2 imprese su 5 nella Bat

Due imprese su cinque sono guidate da donne. Il rilancio economico si tinge sempre più di rosa nella Bat. La percentuale dell’imprenditoria femminile nella provincia di Barletta-Andria-Trani aveva subito una battuta di arresto negli ultimi quattro anni. Adesso, però, le cose stanno cambiando.

I report delle associazioni

La conferma arriva dai report delle associazioni di categoria locali che evidenziano come, nel territorio, le imprese avviate dalle donne siano in netto aumento rispetto alle altre province pugliesi. Una tendenza che sembra destinata a consolidarsi, delineando nuovi scenari economici. Basti pensare che, diversamente da quanto si verificava nella provincia da oltre un ventennio, quest’anno, numerose attività imprenditoriali femminili stanno per essere avviate proprio durante il periodo estivo. Si tratta di negozi di artigianato, librerie, ristoranti e bed and breakfast che, nonostante la stagionalità apparente, in molti casi proseguiranno anche ben oltre la fine di agosto.

Il commento

«Le imprenditrici della Bat dimostrano una notevole capacità di adattamento e innovazione, riuscendo a trasformare queste iniziative temporanee in imprese durature e sostenibili – dice Damiano Barbaro, consulente specializzato nel settore dell’imprenditoria femminile – la chiave del loro successo sta in una combinazione di qualità dei prodotti e dei servizi offerti, capacità di marketing e una profonda comprensione delle esigenze del mercato locale e turistico». I numeri, del resto, parlano chiaro.

I dati Istat

Stando all’ultimo rapporto Istat, la provincia di Barletta-Andria-Trani ha registrato un incremento del 15 per cento nell’ambito dell’occupazione femminile negli ultimi due anni. Un dato particolarmente rilevante, specie se confrontato con l’aumento medio del 7 per cento registrato nel resto della Puglia nello stesso periodo. In questo scenario si inseriscono anche le cooperative che gruppi di donne stanno formando e che, in base alle previsioni di Confcooperative, potrebbero rappresentare un nuovo modello di riferimento per la loro capacità di combinare crescita economica, sviluppo territoriale e inclusione sociale. «L’idea è quella di fare rete, mettendo a disposizione le nostre competenze», spiega Paola Sarcina, imprenditrice di Andria che nelle prossime settimane avvierà una piccola azienda agricola biologica. «Inizialmente, avevamo pensato di focalizzare il nostro business esclusivamente sulla vendita ai turisti che ogni estate visitano la Bat – racconta – però, poi, abbiamo deciso che non vogliamo porre limiti ai nostri obiettivi. E così, ci stiamo organizzando con la creazione di piattaforme per gli acquisti online e la partecipazione ai mercati agricoli regionali che si svolgono durante l’anno. Il nostro sogno è creare un’impresa che possa rappresentare un esempio per tutte le donne».

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