Il giorno decisivo per il futuro della Baritech: «Salvare i posti di lavoro»

È il giorno dei giorni per i 116 dipendenti di Baritech che aspettano notizie dall’incontro in task force regionale sull’occupazione. Le premesse non sono incoraggianti. Nel corso del summit di qualche giorno fa con i sindaci dell’area metropolitana di Bari, infatti, è emerso che ci sarebbe già un preliminare di vendita dello stabilimento in favore della Conserva Logistics, società che utilizzerebbe il sito come piattaforma logistica senza assumere i dipendenti attualmente in forze alla Baritech. Questo vorrebbe dire che alla scadenza della cassa integrazione, il prossimo 31 dicembre, i lavoratori saranno ufficialmente disoccupati.

Per scongiurare questa ipotesi il presidente del comitato regionale per il monitoraggio del sistema economico produttivo e delle aree di crisi, Leo Caroli, punta ancora a giocarsi la carta della manifestazione di interesse giunta ufficialmente, con un progetto che, al contrario, prevede anche l’assunzione dei dipendenti. È lo stesso Caroli a mettere le cose in chiaro: «Non prenderemo in considerazione progetti che non salvaguardino i livelli occupazionali. Nessuno pensi di fare trattative che non contemplino il destino dei lavoratori e, aggiungo, nessuno si illuda che si possano concludere operazioni senza che anche l’acquirente non venga a dare spiegazioni sulle prospettive aziendali».

Intanto gli operai proseguono il presidio permanente mentre le rappresentanze sindacali sono state ricevute anche dalla prefetta Antonia Bellomo che, dopo aver espresso solidarietà, ha preso l’impegno di sollecitare il ministero dello Sviluppo Economico a intervenire sulla vicenda. Si tratta, però, dello stesso ministro che non è mai intervenuto fino ad oggi, come ricorda il segretario della Femca Cisl Bari, Giuseppe Anaclerio: «Per due anni non ha mai risposto ad alcun tipo di sollecitazione. La nostra attenzione è tutta sull’incontro di oggi, dal quale vogliamo risposte, a cominciare dalla manifestazione di interesse per capire se davvero ci sono prospettive per i lavoratori».

Facendo un po’ di conti si capisce che l’operazione di salvataggio della Baritech prevede un investimento da qualche milione di euro, a cominciare dai 2 circa di Tfr dei dipendenti, fino alla riqualificazione dello stabilimento per una nuova produzione e per finire al rifinanziamento della cassa integrazione per almeno un altro anno. «Il tempo delle parole è finito – conclude Anaclerio – e noi oggi vogliamo uscire dalla riunione e dire a 116 persone e alle loro famiglie come stanno davvero le cose e quale futuro li aspetta, senza ulteriori rimandi o tentennamenti».

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