I sindacati: «Lavoratori somministrati necessari per garantire continuità»

Sono prossimi alla scadenza i contratti di 200 lavoratrici e lavoratori somministrati in missione presso Arpal Puglia e i sindacati chiedono all’agenzia diretta da Massimo Cassano e alla Regione Puglia un incontro per trovare una soluzione: «Al momento – scrivono NIdiL Cgil, Felsa Cisl e UilTemp – non abbiamo ancora ricevuto riscontro, ma contiamo sul fatto che, responsabilmente, i due interlocutori troveranno in tempi utili occasione per approfondire questa vicenda con chi rappresenta il mondo del lavoro».

Stamattina in conferenza stampa Maria Giorgia Vulcano (NIdiL), Elena De Matteis (Felsa) e Vittorio Loiacono (UilTemp) hanno sottolineato che «bisogna trovare un accordo rispetto alla platea di lavoratori e lavoratrici che contemperi continuità e buona qualità dell’occupazione con le esigenze del piano industriale di Arpal Puglia».
Sono in corso, infatti, le prove concorsuali per l’assunzione di nuovo personale presso l’agenzia regionale per le politiche attive del lavoro ma, per i sindacati «non sarà bastevole a colmare la sproporzione tra operatori, utenza e carico di lavoro». La somministrazione, perciò, «è ancora necessaria per garantire ai centri per l’impiego di rispondere alle esigenze delle persone, sempre più esposte al rischio di marginalità economica e sociale. Non è possibile che dopo aver raccolto i frutti del faticoso lavoro di questi operatori, la vicenda si concluda con “tante grazie, ma da domani tutti a casa”. Se la disponibilità al dialogo dovesse continuare a mancare, non escludiamo azioni forti di mobilitazione», proseguono i sindacati.
Nel corso della conferenza stampa sono giunte anche richieste di chiarimento rispetto alla vertenza nazionale che interessa i cosiddetti Navigator, collaboratori di Anpal Servizi, che presteranno sino al 31 dicembre servizio presso i centri per l’impiego. In Puglia sono circa 235 le lavoratori e i lavoratrici, anche loro prossimi, stando alle anticipazioni sulla legge di bilancio, alla scadenza contrattuale. «Sebbene né i somministrati né i collaboratori siano dipendenti diretti dell’Agenzia regionale, Arpal e Regione non possono eludere le responsabilità politiche e sociali verso il territorio. Sono stati indubbiamente i centri per l’impiego e la loro utenza a giovare del loro apporto indispensabile di competenze e professionalità, migliorando l’efficienza del servizio ed il relativo grado di soddisfazione da parte del pubblico. Il rischio è di cadere nel paradosso che sia proprio l’ente strumentale della Regione Puglia deputato alle politiche attive a non preoccuparsi della più o meno alta qualità dell’occupazione da lei stessa, direttamente o indirettamente, generata. Non vorremmo che i lavoratori e le lavoratrici di queste due vertenze, una volta rimasti senza lavoro, andassero ad aggiungersi alle migliaia di cervelli in fuga che hanno lasciato la nostra regione.  Per queste ragioni, nella richiesta di incontro inviata ieri abbiamo inserito all’ordine del giorno il tema dei collaboratori per scongiurare il rischio di una insopportabile competizione fra condizioni di incertezza lavorative, che per quanto differenti, devono trovare composizione sui tavoli di confronto sindacale, anche alla luce delle ingenti risorse europee che arriveranno» concludono Vulcano, De Matteis e Loiacono. 

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