Ex Ilva, Urso: «Nel 2025 produrrà 6 milioni di tonnellate di acciaio. Lunedì presentiamo il piano»

«Solo attraverso l’acciaio è possibile realizzare un’industria della difesa, fare auto, elettrodomestici, cantieristica, infrastrutture, l’industria manifatturiera a cui non vogliamo rinunciare. Ed è per questo che abbiamo sviluppato una politica industriale, che sta diventando la politica dell’Ue, e che ha ripreso in mano le sorti dell’acciaio in Italia, ci siamo riappropriati di quella che era la più grande industria siderurgica in Italia, l’ex Ilva», lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, annunciando che «lunedì presenteremo ai sindacati il piano industriale e finanziario per dimostrare, anche alla commissione Ue a cui chiederemo un prestito ponte, che nel 2025 la cosiddetta ex Ilva può tornare a produrre 6 milioni di tonnellate di acciaio».

Partecipando al panel “La sfida dell’indipendenza tecnologica – Sovranità hi-tech, autonomia strategica e materie prime: costruire una competitività europea” nell’ambito de “L’Italia cambia l’Europa”, conferenza programmatica di Fratelli d’Italia in corso a Pescara fino a domenica 28 aprile, Urso ha evidenziato che «abbiamo accolto a Piombino due diversi investitori stranieri, Jindal e Metinvest, per farne il polo siderurgico green più importante del mediterraneo», che con ex Ilva, Terni e Acciaierie del Nord costituirà «i 4 poli su cui ricostruiremo la siderurgia italiana leader in Europa».

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