Ex Ilva, polveri sui bus e furti nel parcheggio. La Fiom: «L’azienda non rispetta i dipendenti»

Autobus sporchi e impolverati, furti nel parcheggio dove gli operai lasciano le auto prima di recarsi al lavoro: è quanto accade nello stabilimento ex Ilva di Taranto e a denunciarlo è il sindacato Fiom.

«I sedili degli autobus imbrattati di minerale possono essere considerati una cosa banale ma non lo sono per nulla semplicemente per il fatto che sono il biglietto da visita di un’azienda che non ha nessuna considerazione dei lavoratori e lo si evince anche dallo stato comatoso in cui versa la fabbrica», afferma il sindacato.

Per quanto riguarda il parcheggio, invece, è ridotto «a uno stato brado», «una discarica a cielo aperto e un luogo dove poter rubare auto indisturbati». L’ultimo episodio si è verificato venerdì scorso quando un operaio, dopo un turno di 8 ore, è arrivato al parcheggio e ha trovato l’amara sorpresa: la sua auto era stata rubata ed è dovuto tornare a casa in autobus.

«L’azienda – scrive il sindacato – non ha mai mostrato interesse, anzi assoluta strafottenza, per i propri dipendenti tanto da non presentarsi agli incontri con il Prefetto».

La Fiom rivolge un appello alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni: «Chiediamo di mettersi, per una giornata, nei panni dei lavoratori dell’Ilva che entrano in quella fabbrica per svolgere la propria attività lavorativa e si ritrovano, quando hanno la fortuna di salire su un autobus, vista la carenza degli stessi, davanti a quelle sedie imbrattate di minerale. Salireste mai in quel pullman? Andreste a lavorare in auto con il rischio di non ritrovarla nel parcheggio?», chiedono.

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