È convocato per lunedì 25 marzo, alle 20 a palazzo Chigi, l’incontro tra una delegazione del governo e le associazioni datoriali dell’indotto dell’ex Ilva per discutere della situazione dell’appalto e delle rivendicazioni delle imprese che lavorano con il siderurgico e che temono di perdere i crediti vantati nei confronti di Acciaierie d’Italia dopo la messa in amministrazione straordinaria dell’azienda.
Parteciperanno Aigi, Casartigiani Puglia, Cna Taranto, Confapi Taranto, Confartigianato Puglia, Confindustria Taranto, Fai-Conftrasporto e Federmanager.
Ieri era arrivata, sempre per un incontro che si terrà lunedì prossimo alle ore 19, la convocazione per i sindacati metalmeccanici che chiedono garanzie sul piano produttivo, occupazionale e ambientale.
Oggi, invece, è previsto nello stabilimento di Taranto un confronto tra il direttore generale di Adi in As Giuseppe Cavalli e i presidenti di Aigi Fabio Greco, di Casartigiani Stefano Castronuovo e di Confapi Carlo Maria Martino.
Le aziende dell’indotto da tempo hanno sospeso le attività sollecitando misure a tutela dei loro crediti. Sace ha annunciato nei giorni scorsi di aver attivato due linee di credito: 100 milioni per i commissari di AdI e 120 per i fornitori. Le associazioni chiedono tuttavia di sbloccare con urgenza i pagamenti perchè molte imprese sono ormai sull’orlo del fallimento.
Da ieri è in corso davanti alla portineria C dello stabilimento ex Ilva di Taranto un’assemblea permanente degli autotrasportatori aderenti a Casartigiani che lamentano, oltre al mancato ristoro dei crediti pregressi, gli avvisi di fermo amministrativo da parte dell’Agenzia delle Entrate.