Scadono alla mezzanotte di venerdì 20 settembre i termini per la presentazione delle manifestazioni di interesse per gli asset del gruppo siderurgico ex Ilva, colosso italiano dell’acciaio che ha il suo cuore produttivo a Taranto.
«Sapremo nelle prossime ore quante saranno le manifestazioni di interesse. Ma voglio dirlo, questo è già un successo, perché sono passati pochi mesi da quando abbiamo ripreso il controllo dell’azienda con i commissari», ha detto il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso fiducioso che giungano «le manifestazioni di interesse di grandi, significativi player internazionali e anche italiani».
Fra questi Emma Marcegaglia ha confermato l’interesse del gruppo di famiglia, ma solo per alcuni asset. L’ex presidente di Confindustria non si sbilancia, «c’è una procedura in corso», e il silenzio è d’oro, ma le voci dicono che il gruppo che portò Arcelor Mittal in Italia per poi uscire dalla cordata, questa volta preferirà concentrarsi sugli stabilimenti del Nord, rinunciando a Taranto.
La stessa scelta potrebbe farla l’altro gruppo italiano, Arvedi, anche se questa volta il gruppo cremonese potrebbe entrare in partita in una fase successiva alle manifestazioni di interesse.
Secondo le indiscrezioni, in prima fila per ci sarebbero il gruppo ucraino Metinvest, le indiane Vulcan Green Steel e Steel Mont e la canadese Stelco, le uniche che per ora sarebbero interessate all’intero gruppo.
Dopo l’uscita di Arcelor Mittal «in sei mesi i commissari, con il supporto del governo, sono riusciti a garantire la manutenzione degli impianti, ripristinare la piena funzionalità dell’altoforno 4, programmare la riapertura dell’altoforno 2, cosa che avverrà a metà ottobre, raggiungendo così potenzialmente una produzione di 4 milioni di tonnellate l’anno» elenca ai giornalisti Urso con soddisfazione. Inoltre, ha fatto sapere per primavera è programmata anche la piena produttività del «terzo altoforno».
Le manifestazioni di interesse che saranno esaminate forse già nella giornata di sabato saranno fatte per acquisire «i beni e le attività aziendali di Ilva in Amministrazione Straordinaria (AS) e Acciaierie d’Italia in AS, nonché delle altre società appartenenti ai rispettivi gruppi».
Tra queste ci sono Ilva Servizi Marittimi, Ilvaform, Taranto Energia, Socova, Adi Energia, Adi Servizi Marittimi, Adi Tubiforma e Adi Socova. La priorità, su indicazione dei commissari, sarà data alle manifestazioni di interesse complessive.
La presentazione delle manifestazioni di interesse è la prima tappa della procedura, quindi sarà aperta la data room. I gruppi industriali, da soli o in cordata, dovranno presentare un progetto industriale accompagnato da un progetto finanziario e anche di un’offerta. In queste fasi successive è possibile che altri gruppi, anche finanziari si affianchino ai competitor presenti.