Il distretto industriale di Bari è sempre più competitivo e attrattivo. Dopo gli arrivi annunciati di grandi aziende internazionali come Deloitte, Pirelli, Ntt Data, Lutech e Lottomatica, prosegue la strada verso l’innovazione tecnologica e lo sviluppo del digitale. Tendenza confermata anche dai numeri: il 55% delle imprese It in Puglia si concentra nell’area del capoluogo.
E ad implementare ulteriormente i servizi per la pubblica amministrazione e le piccole e medie imprese del territorio arriverà anche il progetto “Edih4dt” (European digital innovation hub per la transizione digitale sicura della Pa). Il via ufficiale è giunto dopo la firma del decreto ministeriale che finanzia i centri di trasferimento tecnologico in Italia. L’hub, di cui è capofila il consorzio interuniversitario nazionale per l’informatica (Cini), avrà la sua sede principale proprio a Bari, assicurando un focus specifico sul Sud del Paese che riporta il maggiore ritardo in termini di transizione digitale. Si tratta di un network di hub di innovazione con l’obiettivo di sviluppare le capacità digitali delle piccole e medie imprese e delle organizzazioni del settore pubblico in tutta l’Unione europea sul fronte della cybersecurity, dell’intelligenza artificiale e del cloud computing. L’hub coinvolgerà tra gli altri l’Anci, il consorzio delle università campane (CerICT) e quello per l’ingegneria e la medicina degli Atenei del Sannio, di Cassino e del Molise (Coim), nonché il Politecnico di Bari e l’università della Calabria. Diverse le aziende coinvolte, tra cui Tim, Exprivia, Atlantica e BvTech, e le reti e associazioni tra cui Anfov e Rete Antenna Pon.
Ma l’attenzione al tessuto industriale del capoluogo e ai distretti manifatturieri della Puglia arriva anche dal ministero delle Imprese e del Made in Italy. Ieri ha fatto tappa a Bari il secondo appuntamento del road show organizzato dal Competence center Nazionale Cim4.0 in collaborazione con il Competence Center Meditech, Confindustria Puglia, Cetma Dihsme e la Regione con l’obiettivo di incontrare i distretti manifatturieri del territorio, ascoltare i reali bisogni delle imprese e supportarle nell’ultimo miglio della transizione digitale ed ecologica, attraverso processi di trasformazione tecnologica e offerte formative 4.0, necessari a massimizzare la competitività delle filiere produttive e delle Pmi. In particolare la delegazione del Competence Center ha visitato due realtà del territorio barese: la C.m.c. Srl e la Predict Srl. «Questo evento, organizzato in uno dei distretti industriali, quello barese, più importanti non solo a livello regionale ma anche e soprattutto nazionale – ha spiegato Enrico Pisino, amministratore delegato del Cim4.0 – ha centrato in pieno gli obiettivi che ci siamo prefissati, ovvero metterci in ascolto e a disposizione di qualunque tessuto imprenditoriale».