Ventisei persone di tre equipaggi del 118 di Bari, operativi nelle postazioni del Pediatrico, del tribunale e del Cto, da tre mesi non ricevono lo stipendio.
È una situazione «al collasso» quella che denunciano. Nata perché la vecchia associazione che gestiva le postazioni ha lasciato alla Asl senza che ai lavoratori sia stata data alcuna spiegazione o un programma di assorbimento da parte dei subentranti.
«Allo stato attuale – racconta Giuseppe Mesecorto, autista soccorritore del 118 – sembra che le postazioni siano state rilevate da un’altra associazione che si è fatta carico dei nostri problemi», ma degli stipendi ancora non c’è traccia.
«La situazione è drammatica per le nostre famiglie», aggiunge Massimiliano De Tullio, anch’egli autista soccorritore.
La situazione, evidenziano, è più volte stata fatta presente anche alla Regione Puglia, attraverso lettere regolarmente protocollate ma, ad oggi, non è stata ancora sbloccata la determina per il pagamento degli stipendi.
«Facciamo un lavoro che amiamo e vogliamo farlo con tranquillità – prosegue De Tullio -. Chiediamo che vengano sbloccate le determine e che ci vengano pagati gli stipendi. Chiediamo all’assessore Palese e al presidente Emiliano che scendano in campo e stringano i tempi burocratici che schiacciano noi operatori».
Nei primi giorni di novembre è annunciata una manifestazione «per sollecitare chi deve darci quello che ci spetta», conclude De Tullio.