Brindisi, c’è speranza per i 47 dipendenti della Basell. La Regione in campo contro i licenziamenti

Potrebbero essere scongiurati a breve i licenziamenti dei 47 lavoratori della Basell di Brindisi. La Regione Puglia è pronta a dare il suo contributo per risolvere la crisi aziendale e di settore e a individuare le più idonee misure di sostegno al reddito per i lavoratori.

Presso la sede di Confindustria il sindacato Filctem Femca Uiltec e la Rsu di stabilimento, nell’esaminare le cause degli esuberi annunciati, hanno chiesto l’utilizzo di strumenti in grado di incidere positivamente sul problema occupazionale. Le tre sigle sindacali ricordano che sulla vertenza di Brindisi si sono svolti tutti i passaggi sul territorio.

L’incontro è stato aggiornato al prossimo 11 ottobre 2023. Al momento c’è un cauto ottimismo, le parti discutono e le lettere di licenziamento sono state sospese in attesa di arrivare ad un accordo complessivo su strumenti alternativi.

«Per l’area industriale di Brindisi serve una nuova strategia per affrontare le crisi vecchie e nuove per riconvertire e innovare il nostro sistema produttivo, difendere e incrementare l’occupazione, serve più attenzione per le aree industriali del mezzogiorno e da parte del Governo la stessa attenzione che sta riportando in questi giorni per altri petrolchimici», fanno sapere le sindacali. Nella mattinata di ieri si è svolta l’assemblea dei lavoratori dove è stato espresso il cauto ottimismo avvertito dagli ultimi incontri.

È stata decisa, inoltre, la ripartenza del P9T, per continuare le lavorazioni richieste dall’azienda e per arrivare a onorare gli impegni per la messa in sicurezza dei lavoratori.

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