Entro la fine di gennaio del 2024 si prevede che nelle 23.340 imprese manifatturiere pugliesi saranno assunti 9.400 nuovi lavoratori.
È quanto emerso in occasione dell’inaugurazione di Mecspe, la fiera di riferimento per l’industria manifatturiera organizzata da Senaf, in programma fino al 25 novembre alla Fiera del Levante di Bari.
Tra i singoli comparti manifatturieri del territorio, nel 2022 quello della meccanica ha registrato un valore dell’export di quasi 1,52 miliardi di euro (+14,7% sul 2021), mentre l’automotive di 1,22 miliardi (+10,4%), con Bari che guida la ripresa.
Emerge inoltre che a livello generale, sebbene in Puglia il tasso di crescita sia più lento e ci siano alcune difficoltà da superare, nel secondo quadrimestre del 2023 oltre sette imprenditori su dieci ritengono il proprio portafoglio ordini in linea con gli obiettivi dell’azienda, il fatturato a fine 2023 rimarrà stabile o in crescita per quasi tre quarti del campione e la maggior parte delle imprese guarda al futuro con un percorso di crescita nei prossimi due anni (86%), soprattutto ampliando la produzione in nuovi settori.
Inoltre crescono gli investimenti verso un modello d’industria sempre più sostenibile e innovativo, adatto ai giovani e con le persone al centro.
Quanto alle sfide ritenute imminenti, queste riguardano digitalizzazione, sostenibilità e capacità di attirare le nuove generazioni, oltre alla necessità di fare rete per rendere le imprese più competitive a livello internazionale.
Secondo l’Osservatorio Mecspe, il 59% delle aziende indica come maggiore ostacolo la difficoltà di reperire le risorse umane e il 56% l’aumento dei tassi d’interesse.
Quest’ultimo è anche il principale fattore di preoccupazione per il futuro.