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Bari, nel 2025 riapre l’Hotel Palace. I sindacati: «Ora siano riassunti i lavoratori licenziati»

«Siamo contenti che l’Hotel Palace possa riaprire, ma vogliamo chiarezza sul futuro dei lavoratori licenziati». Commenta così, Marco Dell’Anna, segretario generale UilTucs Puglia, la notizia di una possibile riapertura dell’albergo di via Lombardi. Secondo quanto appreso, infatti, la Saiga, società proprietaria dell’immobile facente capo alla famiglia Di Cagno Abbrescia, ha concluso un accordo con il…

«Siamo contenti che l’Hotel Palace possa riaprire, ma vogliamo chiarezza sul futuro dei lavoratori licenziati». Commenta così, Marco Dell’Anna, segretario generale UilTucs Puglia, la notizia di una possibile riapertura dell’albergo di via Lombardi. Secondo quanto appreso, infatti, la Saiga, società proprietaria dell’immobile facente capo alla famiglia Di Cagno Abbrescia, ha concluso un accordo con il gruppo Greenblu, che per i prossimi vent’anni gestirà il prestigioso hotel chiuso da gennaio del 2022. Prima, però, la catena alberghiera di Noci – che pagherà un canone di locazione annua che si aggira sul milione e mezzo di euro – dovrà riqualificare l’immobile, con un investimento stimato in circa 7 milioni di euro, cifra che sarà scalata dal canone mensile.

«Abbiamo appreso dalla stampa, come spesso è accaduto in passato, di questo accordo» racconta Dell’Anna, che lamenta come da tempo non ci sia «più nessun confronto né con il Comune di Bari né con Saiga»: «Quasi un anno fa – spiega il sindacalista – ci era stato detto che c’erano delle trattative in corso, ma non abbiamo avuto più notizie, almeno sino a ieri. Abbiamo lasciato il tempo di farle fare senza motivi di pressione, ma ora che questa situazione è stata ufficializzata al mondo, vogliamo capire cosa avviene per la parte più importante e cioè: che fine fanno i lavoratori che erano stati licenziati?». Dal 31 dicembre del 2022, infatti, i 42 lavoratori che prestavano servizio diretto nel prestigioso albergo sono senza lavoro. Alcuni di loro si sono ricollocati, ma la maggior parte non è riuscita a trovare un’alternativa ma ora, dopo quest’ultima notizia, la speranza è che possa tornare a lavorare al Palace: «Stiamo nuovamente attivando il confronto attraverso la task-force regionale per provare a mettere intorno a un tavolo Saiga, Greenblu e le istituzioni in modo da ritagliarci i giusti spazi – dice Dell’Anna -. È vero che parliamo in anticipo, però dobbiamo iniziare a mettere mano anche a questa questione. Credo che sia corretto dare anche una prospettiva occupazionale a persone che sono rimaste fuori dal mercato del lavoro: stiamo parlando di professionalità di valore, che lavoravano al Palace da tanti anni e che sono nelle condizioni di poter dare anche il proprio contributo».

Nel progetto di Greenblu il nuovo Hotel Palace sarà un albergo a quattro stelle superior e il numero delle camere dovrebbe rimanere invariato. Gli interni saranno rinnovati e riqualificati, come anche gli spazi del ristorante. La sua riapertura, secondo fonti attendibili, potrebbe avvenire nel corso del 2025. Nonostante la soddisfazione per l’apertura del Palace, la richiesta delle sigle di categoria è quella di «un confronto improntato alla responsabilità, con la massima correttezza e serietà». Certo, un po’ di paura che i lavoratori vengano tenuti fuori c’è, «anche perché sino ad oggi di tutto si è parlato tranne che di loro». Ma l’augurio di Dell’Anna è quello di «trovare dall’altra parte disponibilità e senso di responsabilità rispetto alla questione occupazionale: stiamo parlando di persone che hanno una professionalità pluridecennale nel settore e non sarebbe un aggravi per chi subentra nella gestione della struttura, ma di un patrimonio importante, da valorizzare».

Una bella notizia che sicuramente avrà ripercussioni anche sul tessuto turistico e commerciale della città, come sottolinea il segretario della UilTucs: «Il territorio aveva bisogno di una struttura come il Palace perché è un fatto che negli ultimi anni Bari abbia registrato una domanda turistica superiore all’offerta. Fa bene a tutti che ci sia la riapertura di questo albergo storico, però per noi tutto si tiene nel momento in cui l’investimento importante di Greenblu (che accetta una sfida di rilievo) si sposa anche con l’occupazione, recuperando quella persa e magari creandone anche una nuova». Nel frattempo i 42 lavoratori ex Palace restano a guardare.

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