Bari, è caccia a 70mila tecnici per la logistica e i trasporti

Le imprese baresi non trovano abbastanza tecnici da impiegare nei settori della logistica e del trasporto ferroviario per la mancanza di competenze. Per restringere il divario tra domanda e offerta l’Its Logistica della Puglia ha presentato ieri a Bari, nella sede di Confindustria, i due corsi biennali post diploma, del tutto gratuiti, che partiranno a fine ottobre: uno per la formazione di “tecnici superiori del trasporto ferroviario” e l’altro per “tecnico superiore della logistica per la gdo”. Il presidente della sezione Trasporti e Logistica di Confindustria Bari-Bat, Natale Mariella, e il presidente e la direttrice generale dell’Its, Silvio Busico e Luigia Tocci, hanno approfittato dell’occasione per illustrare un’analisi dei fabbisogni professionali condotta dall’istituto.

C’è un grande paradosso di fondo in tutto il Paese e Bari non fa eccezione. Come già rilevato in altre occasioni, c’è un problema di formazione, un anello mancante tra quello che chiede il mercato e quello che offrono scuole e università. In Italia, le aziende hanno previsto di assumere nel periodo luglio-settembre 2022 ben 1,2 milioni di tecnici con varie mansioni, ma nel 40% dei casi hanno avuto difficoltà a trovare candidati. Nello stesso periodo, anche le imprese pugliesi hanno previsto di fare assunzioni: ne hanno programmate ben 72.470, ma anche qui il 31% è risultata difficile da portare a termine. I dati su Bari riportano addirittura un tasso di sfiducia delle imprese che sale al 36,6%. Nel territorio barese, sono molto richiesti i tecnici del trasporto ferroviario e della logistica per la Gdo. L’unica soluzione al momento disponibile è la formazione post-diploma fornita dalla rete degli Its, che vantano un tasso di occupabilità media dell’80%. In particolare, l’Its Logistica della Puglia raggiunge un tasso di occupabilità di oltre l’87%.

Lo stretto rapporto tra ente e aziende del territorio è la chiave vincente, come rivela Natale Mariella: «Tutto ciò che si insegna e si impara negli Its risponde a precisi fabbisogni professionali richiesti dalle imprese. E’ questo l’elemento vincente ed è per questo motivo che gli Its riescono ad assicurare ai diplomati un altissimo tasso di occupabilità».

L’implementazione e lo sviluppo di una rete intermodale, su gomma e su rotaia, richiede anche figure professionali ben precise. La soluzione del presidente dell’istituto, Silvio Busico: «L’analisi dei fabbisogni, per un Istituto Tecnico Superiore, è la premessa necessaria di ogni progetto formativo. I nostri corsi non solo sono gratuiti ma nascono da una domanda di competenze proveniente dal territorio». L’economia locale chiede potenziamento infrastrutturale e l’ottimizzazione dei processi logistici. «I rallentamenti nella logistica e i problemi nella supply chain sono fra le cause dell’aggravio dei costi oltre ai rincari energetici. A queste esigenze di nuove competenze indispensabili per la competitività locale – conclude Busico – proviamo a rispondere con i nostri corsi».

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