BARI – I primi 4 Frecciarossa, ritornano da dove sono partiti (il Sud Italia) e andranno a coprire le tratte Bari-Milano e Taranto-Milano. Un primo significativo risultato di una battaglia che va avanti da anni per portare l’alta velocità anche in Puglia e che vede impegnate 250 personalità, tra ministri, ambasciatori, rettori di università del Sud, governatori regionali e artisti (in prima linea Al Bano Carrisi). Una menzione particolare merita l’Associazione l’Isola che non c’è, del presidente Franco Giuliano.
“Abbiamo raggiunto un ottimo risultato. Ora – dichiara il presidente dell’associazione l’Isola che non c’è, Franco Giuliano – aspettiamo di essere ricevuti dal ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini . La prossima iniziativa è avviare un tavolo con Trenitalia, Italo NTV e ART (autorità dei trasporti), per realizzare una Carta dei Diritti del passeggero ferroviario. Io – prosegue Franco Giuliano – nel 2001 ho fatto parte del board dell’Enac che ha redatto la Carta dei Diritti del passeggero aereo”.
Ma vediamo meglio di cosa si tratta. Dal 12 dicembre prossimo, Trenitalia attiverà 4 Frecciarossa al posto degli attuali Frecciargento, due sulla tratta Bari-Milano e due sulla Taranto-Milano. Al momento il vantaggio è più nel confort che nei tempi di percorrenza. I convogli ETR500-Frecciarossa, rispetto agli ETR700-Frecciargento, consentono sulle lunghe percorrenze un maggiore numero di posti a sedere, e circa 20 bagni a fronte dei 5 degli ETR700, oltre a una prevalenza di sedili frontali con tavolini rispetto a quelli tradizionali. Per la vera e propria alta velocità, bisognerà aspettare la realizzazione del raddoppio della Dorsale Adriatica, il cui progetto è stato sbloccato 4 mesi fa e i cui lavori dovrebbero iniziare tra 6-8 mesi. Dal mese di giugno, anche a causa della riduzione dei posti per le restrizioni legate alla pandemia, si verificano, soprattutto nei fine settimana, situazioni di totale riempimento dei treni Bari-Milano, con ricadute negative sulla domanda di trasporto.
I treni ETR500 sono in grado di raggiungere la velocità massima di 300 km orari sulla tratta Bologna-Milano-Torino, anziché i 250 km orari degli ETR700. Sulla Dorsale Adriatica, in attesa dei lavori di raddoppio della linea Termoli-Lesina, potenziando il sistema tecnologico di segnalamento (costo stimato di circa 100-200 milioni di euro), si potrebbero raggiungere i 200-220 km orari, riducendo sensibilmente i tempi di percorrenza dalla Puglia verso il Nord, con una decurtazione di quasi un’ora da Bari a Bologna.Il 12 dicembre, che coinciderà con l’inizio degli orari invernali, entreranno in attività solo 4 dei 10 treni ETR500 che furono dirottati dalla Puglia al Nord nel 2008 per essere trasferiti sulle linee dell’Alta Velocità del Centro-Nord. “Sulla tratta ferroviaria Bari-Milano, ad oggi, viaggiano solo due coppie di convogli Frecciarossa – conclude il presidente onorario Giuliano – che percorrono la linea ad Alta Velocità Bologna-Milano a 300 km orari e raggiungono il capoluogo lombardo in meno di 7 ore, peraltro con una fermata intermedia a Reggio Emilia e una delle due coppie non sosta nella stazione di Milano Centrale ma in quella di Milano Porta Garibaldi”.
Il rilancio del Sud, e della Puglia in particolare, passa soprattutto attraverso mezzi di trasporto competitivi ed efficienti. E, in questo panorama, il trasporto su rotaia assume un ruolo davvero strategico.