«Se si mettono insieme tutte le Zes non si identifica chi deve scegliere e non si fanno scelte chiare, il rischio è che quelle opportunità che si erano create vadano disperse». Lo ha detto il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, intervenendo stamattina al congresso straordinario della Uil Puglia che oggi eleggerà il nuovo segretario regionale.
«La nuova Zes unica – ha aggiunto – rischia di complicare ancora di più un’idea che poteva essere di aiuto al Mezzogiorno e alle zone economiche interessate».
Il segretario della Uil, nel suo intervento ha parlato anche di ex Ilva, manovra e vertenze sottolineando, sull’ultimo punto, che «è ancora una variabile indipendente rispetto al governo visto che non ci sono scelte chiare e c’è un accordo segreto del quale non è dato sapere».
Nella manovra, ha spiegato Bombardieri, «non abbiamo trovato risposte sulle politiche industriali. Il governo dice che la coperta è corta: è corta per una scelta politica ben precisa, quella di non andare a prendere i soldi dove ci sono: nell’evasione fiscale e nell’extra tassa sugli extra profitti che in manovra porterà zero euro dopo le grandi dichiarazioni sulla tassazione delle banche».
Il segretario della Uil ha ricordato che il sindacato «ha indetto otto ore di sciopero con manifestazioni regionali il 17 novembre nell’area centrale del Paese, il 14 nel Nord e primo dicembre al Sud, probabilmente a Taranto», ha spiegato. «La mobilitazione – ha precisato – coinvolgerà anche le Regioni perché molti di questi temi riguardano anche le loro scelte».
Durante l’incontro è intervenuto anche il commissario straordinario della Uil Puglia, Emanuele Ronzoni, che ha fatto il punto sull’ultimo anno di attività: «È stato un anno molto bello e positivo, sia dal punto di vista umano sia professionale», ha affermato evidenziando il «lavoro di squadra» con cui «abbiamo messo in prima fila gli interessi delle persone che vogliamo rappresentare, i lavoratori, le donne, gli uomini e i pensionati di questa regione».
Oggi, ha aggiunto, «inizia una nuova pagina e una nuova esperienza, ma la Regione, i sindaci e il mondo industriale di questo territorio devono sapere che Uil continuerà su questo percorso, chiedendo una distribuzione più equa delle ricchezze e la tutela dei posti di lavoro. Occorre – ha detto – riscrivere questa società, c’è troppa disparità tra i tanti che hanno poco e i pochi che hanno troppo. C’è bisogno di più attenzione verso le infrastrutture, occorre spendere bene i soldi del Pnrr, questa Regione merita di più».