La favola di Flavio Cobolli a Wimbledon continua. Il 23enne tennista romano ha conquistato per la prima volta in carriera l’accesso ai quarti di finale del prestigioso torneo londinese, battendo in quattro set Marin Cilic con il punteggio di 6-4, 6-4, 6-7, 7-6. Una vittoria meritata e storica, che lo proietta tra i migliori otto del tabellone maschile.
«Ho sempre sognato di essere qui a giocare questo torneo», ha dichiarato commosso Cobolli a fine partita. «Non avrei mai immaginato di arrivare ai quarti. Qui ci sono mio padre, che sta piangendo, mio fratello, i miei amici… È un momento che non dimenticherò mai». In tribuna, tra gli applausi, anche l’amico e calciatore della Roma Edoardo Bove, accorso a Londra per sostenerlo.
Il match contro Cilic non era semplice: il croato, ex numero 3 del mondo, vincitore degli US Open 2014 e finalista a Wimbledon nel 2017, resta un avversario temibile, nonostante oggi sia sceso al numero 83 del ranking ATP. Ma Cobolli ha mostrato maturità, solidità e determinazione, imponendo il suo gioco fin dai primi scambi. «Ho pensato solo al mio tennis, cercando di essere aggressivo su ogni punto – ha spiegato – Ero concentrato e solido. È stata una grande partita».
Numero 22 del ranking ATP e 22esima testa di serie, Cobolli approda ai quarti perdendo un solo set in tutto il torneo, dopo aver superato Zhukayev, Pinnington Jones, Mensik e ora Cilic. Ad attenderlo, il vincente tra Novak Djokovic e Alex de Minaur.
Cobolli entra così nella storia del tennis italiano, diventando l’ottavo azzurro a raggiungere i quarti di finale nel singolare maschile a Wimbledon, dopo leggende come Pietrangeli, Panatta, Sanguinetti, Berrettini, Sinner e Musetti.