Vicari si presenta: «Spero di rimanere a Bari a lungo»

Da un paio di giorni nel ritiro di Roccaraso, dove il Bari sta svolgendo la preparazione estiva in vista della nuova stagione, è arrivato Francesco Vicari, difensore acquistato a titolo definitivo dalla Spal. Ventotto anni il prossimo 3 agosto, il centrale romano si può considerare all’apice per quanto riguarda la maturità nel ruolo e come giocatore. Per Vicari non sarà la prima esperienza in Puglia: a livello giovanile, infatti, ha militato una stagione nel Taranto prima di passare al Novara, con cui ha esordito tra i professionisti, per poi consacrarsi col trasferimento alla Spal.

«La scelta di Bari è nata principalmente grazie a Ciro Polito – ha raccontato ai media ufficiali del club biancorosso -. Appena finito il campionato ha cercato me e il mio agente e abbiamo subito capito l’importanza della trattativa». Per convincere la Spal a lasciarlo andare è servito un lavoro di fianchi da parte del ds: «All’inizio c’era distanza, non con me, ma con la Spal. Il Direttore ha fatto molti sacrifici, infatti lo ringrazio e spero di ripagare la fiducia che mi ha dato sul campo».

Pilastro del club estense con cui ha giocato per sei stagioni, conquistando anche una promozione in Serie A, Vicari sembra già essersi calato nella nuova sfida: «Sono un ragazzo ambizioso. Essendo a Bari abbiamo grosse responsabilità. Cercheremo di essere all’altezza del campionato che si preannuncia difficile». La ricetta per far bene parte da un ingrediente indispensabile: «Sicuramente non deve mancare il valore del gruppo, remare tutti dalla stessa parte e lavorare in simbiosi tutto l’anno. Ogni anno il livello del campionato cresce, le squadre diventano più organizzate. Ci saranno tante difficoltà che si possono superare solo se si è uniti».

Alto 190 centimetri, che tipo di giocatore è Vicari lo ha raccontato lui stesso: «Mi piace cercare la giocata pulita, senza strafare. Come riferimento mi rivedo un po’ in Bastoni dell’Inter. Con il mister abbiamo parlato del suo concetto di calcio sia in fase difensiva che in fase offensiva. Faremo il possibile per migliorare e fare ciò che ci chiede lui nelle due fasi». Preso verosimilmente per essere titolare in coppia con Terranova o Di Cesare, l’ex biancazzurro ha parlato del suo approccio al suo nuovo spogliatoio: «Cerco sempre di entrare in punta di piedi, con rispetto di tutti. All’inizio sarò molto silenzioso per entrare col giusto equilibrio nel gruppo».

Quattro campionati a Novara, sei a Ferrara, il difensore romano vive intensamente il rapporto con le piazze in cui gioca: «Mi piace immedesimarmi subito nell’ambiente in cui sono. Mi piace molto legarmi a una società per tanti anni. Non amo particolarmente cambiare aria, quando mi ambiento mi affeziono a persone e luoghi. Ovunque sia stato ci sono rimasto a lungo e mi auguro sia così anche a Bari».

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