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Verso Torino-Lecce, Gotti: «Rebic con Krstovic è possibile. Non cambio modulo»

Del match Torino-Lecce, valevole per la quarta giornata del campionato di calcio, ha parlato mister Gotti nella consueta conferenza stampa pre gara. Lo sguardo ovviamente è andato subito ai nazionali: «Non siamo stati fortunati. Banda non sarà disponibile e molti giocatori hanno fatto solo due allenamenti. D’altra parte la sosta ha regalato a Dorgu la…
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Del match Torino-Lecce, valevole per la quarta giornata del campionato di calcio, ha parlato mister Gotti nella consueta conferenza stampa pre gara. Lo sguardo ovviamente è andato subito ai nazionali: «Non siamo stati fortunati. Banda non sarà disponibile e molti giocatori hanno fatto solo due allenamenti. D’altra parte la sosta ha regalato a Dorgu la grande soddisfazione del gol, una gioia che è di tutti noi». Le assenze e un avversario tosto hanno fatto ipotizzare a qualcuno un cambio modulo, ma Gotti è di altra visione: «Non ci sarà un cambio modulo, ci adatteremo con i giocatori che abbiamo al Torino e alle sue caratteristiche. Abbiamo molti giocatori con le caratteristiche di giocare sulla trequarti». La sosta, in ogni caso, è stata importante. «Sono state due settimana importanti per tutti noi. Avevamo la necessità di far fare la preparazione fisica a tre calciatori arrivati per ultimi. Questi quindici giorni sono stati importantissimi in questo senso. Il Lecce ha cambiato parecchi volti all’interno dello spogliatoio – prosegue – e fare le stesse cose di prima non è stato così scontato. Abbiamo dovuto lavorare su questo» ha chiarito Gotti.

I singoli

Poi il mister è passato a rispondere sui singoli. «Il Rebic che conoscevamo è sicuramente complementare a Krstovic per caratteristiche. Formerebbero una coppia particolarmente interessante. Dobbiamo valutare l’attuale Rebic dopo ciò che gli è successo. È integro e si allena come un ragazzo, non come un veterano. È un professionista di alto livello. Valuteremo come gestirlo. Nella migliore delle condizioni possono giocare insieme, eccome». Sugli ultimi arrivati: «Come su tutti, non ho verità assolute, ma le mie sensazioni. Su Marchwinski ho l’impressione che non sia ancora pronto, ma è solo la mia opinione. Hasa – prosegue – ha caratteristiche diverse da tutti gli altri. Nel suo ruolo c’è grande affollamento, per cui lo spazio è poco. Deve guadagnarselo. È magrolino, tecnico, rapido, ha un suo modo di stare in campo e di cercarsi la palla. Queste due settimane sono state utilissime. Bonifazi – conclude Gotti – viene da un percorso operatorio che lo ha debilitato. Si porta dietro il peso di due anni difficili, adesso siamo ai primi momenti in cui lo rivediamo in campo. È ancora presto per rispondere su di lui».

Tanto entusiasmo

«Da fuori, il Torino sembra un ambiente carico di entusiasmo – ha detto Gotti parlando dei granata che si aspetta – con l’autostima alle stelle. Verremo aggrediti molto forte. Conosco i giocatori, sono una buona squadra. Hanno qualità, esprimono un’idea di gioco messa in campo con efficacia. Fare punti ti crea un effetto di rinforzo positivo sulle cose che fai». Il Lecce è atteso da un calendario fitto: «Ci sarà una gestione oculata della rosa, ma non con i granata. Con il Torino andremo senza pensare a questo. Poi penseremo ai giocatori, alle loro forze e a come farli giocare» ha spiegato Gotti. Infine il mister ha voluto sottolineare anche l’importanza dell’entusiasmo salentino: «Il settore ospiti è stato esaurito in pochi giorni ed è una bellissima cosa in tema di entusiasmo. E a proposito di entusiasmo, mi è dispiaciuto non essere in piazza con tanti bambini che si apprestavano ad iniziare un nuovo anno scolastico».

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