Il primo vestito del Bari formato 2023/24 sarà ricamato su alcune novità e diverse incognite. I biancorossi ripartiranno sabato 12 agosto da quel San Nicola abbandonato tra le lacrime e la disperazione, ma questa volta, contro il Parma, dovranno rialzare la testa e tornare a mettere in campo la stessa verve con cui hanno condotto la scorsa annata.
L’obiettivo non è solo quello di qualificarsi ai sedicesimi di Coppa Italia, dove potrebbero incontrare il Lecce – impegnato contro il Como – a distanza di 12 anni dall’ultima volta. La priorità di Michele Mignani sarà restituire fiducia a una piazza ancora ferita e sconsolata. Eppure tra i tifosi biancorossi si fa spazio in queste settimane un sentimento nuovo: la curiosità di vedere il volto inedito dei galletti nella prima gara ufficiale della nuova stagione, osservando la condizione fisica generale della rosa – in particolare degli ultimi arrivati – e iniziando a parafrasare il futuro di alcuni giocatori in base alla gestione di Mignani.
Per quanto riguarda il possibile undici titolare, la certezza è tra i pali, dove agirà con ogni probabilità Frattali. Il portiere classe 1985 darà il via alla sua quinta stagione in biancorosso in attesa di lasciare il posto da titolare a Brenno, in arrivo oggi a Bari. La linea difensiva potrebbe essere quella impiegata nell’allenamento congiunto contro il Gravina, con Dorval, Di Cesare, Vicari e Ricci in pole sui compagni di reparto. Occhio, però, alla possibilità di vedere a gara in corso Perrotta.
In questa fase di mercato, in cui si cercano acquirenti per i calciatori in uscita, la migliore vetrina può essere il campo. Lo stesso modus operandi vale per il centrocampo, dove D’Errico è ancora in attesa di proposte ufficiali, ma continua a macinare minutaggio in biancorosso nelle staffette con i suoi compagni. Anche in mediana, allora, il trio iniziale potrebbe essere lo stesso dell’ultimo galoppo dell’Antistadio: Maita, Maiello e Bellomo. Scalpita anche Faggi, ma la sua presenza dipende da quelle che saranno le scelte sulla trequarti e in attacco. Ogni decisione, infatti, sarà correlata all’eventuale impiego di Cheddira.
Il Bari, pur non avendo ancora definito la sua cessione, è consapevole che l’attaccante italo-marocchino si trovi ormai sul punto di lasciare il club. Resta però viva la possibilità di concedergli una “last dance” davanti al pubblico del San Nicola, proprio contro il Parma, suo ex club a cui spetterà il 50% dell’imminente cessione. Si tratterebbe, in caso di lieto fine, della perfetta chiusura del cerchio biancorosso. Mignani potrebbe decidere di affiancarlo a Nasti, lasciando a Menez la possibilità di spaziare dietro le due punte. Altrimenti, se “Walo” dovesse assistere alla gara dalla panchina, la sua posizione verrebbe occupata dal neo-arrivato francese, lasciando la possibilità a Faggi e Bellomo di riempire le caselle rimaste vuote a centrocampo e sulla trequarti.
A Mignani spetta il compito di studiare minuziosamente ogni mossa per superare una delle big del prossimo campionato di serie B, reduce da un pareggio e tre vittorie nelle amichevoli pre-stagionali. Per la squadra di Pecchia, però, non si è trattato di semplici test per sciogliere le gambe sulla stessa linea adottata dal Bari, ma di confronti ad alto livello contro squadre come Fiorentina – l’unico pareggio -, Sassuolo, Bochum ed Elche. L’ultima sfida dei ducali risale a due giorni fa, proprio contro gli spagnoli, sconfitti per 3-5 (1-1 d.t.r.) nel corso del 62esimo Trofeo “Festa dell’Elx”. La calda estate del Parma potrebbe infervorire con le temperature dell’agosto pugliese, ma il Bari vuole presentarsi al suo primo appuntamento ufficiale con l’abito di chi punta a essere nuovamente protagonista.
