L’ex tecnico di Bari e Cosenza si proietta verso la gara in programma domani al San Nicola: «Con i tre punti la classifica dei pugliesi cambierebbe volto. Bari attrezzato per i playoff». Bari-Cosenza, domani alla 15, allo stadio San Nicola, è una partita del cuore per Bortolo Mutti: tre stagioni in Calabria, sfiorando la A; solo sei mesi nel capoluogo pugliese, vissuti intensamente nonostante uno dei periodi più bui della storia biancorossa.
Mutti, che partita si aspetta?
«Una gara tosta: i numeri parlano di due squadre che, al netto della penalità inflitta al Cosenza (-4), hanno lo stesso percorso e gli stessi punti. Entrambe le formazioni in queste 6 partite hanno avuto un percorso altalenante. Il Bari? Dopo una partenza così così è riuscito a mettersi in carreggiata».
Quali le maggiori insidie?
«Servirà una partita accorta e di attenzione. Il Bari, che sarà supportato da un grande pubblico, non dovrà avere la frenesia di voler chiudere subito la gara, bensì di giocarla sui valori emersi nelle ultime uscite. Proprio i valori tecnici dei biancorossi credo che siano superiori a quelli del Cosenza, soprattutto in attacco: penso a calciatori come Lasagna, Sibilli, Falletti».
Cosenza ‘ammazza’ big, rischia anche il Bari?
«Effettivamente ha vinto due gare toste contro Cremonese e Sampdoria, ma giocare a Bari non è semplice. Il Cosenza ha dimostrato di essere una squadra solida e organizzata, che può fare male, forte anche al livello caratteriale. In B non esistono partite scontate. Vanno giocate tutte con grande determinazione, senza cullarti sul momento positivo».
Come arriva il Bari all’appuntamento contro i calabresi?
«Carico. La gara di Frosinone è stata vinta dominando. Anche in casa ha trovato conferme. Arriva dunque nel migliore dei modi, con la consapevolezza di aver trovato i giusti equilibri e di avere un organico che gli permette di gestire i 90 minuti al meglio dal punto di vista tecnico e tattico».
Cosenza e Cremonese: 180 minuti che faranno da ‘barometro’ sulle ambizioni del Bari?
«Sarebbe un segnale importante riuscire a centrare due risultati pieni o quasi. Il Bari nelle ultime 4 gare ha dimostrato di poter andare a punti con chiunque. Dopo la vittoria di Frosinone potrebbe fare un percorso importante. Vincendo domani si guarderebbe una classifica diversa. Bisogna essere maturi, con la consapevolezza di fare bene».
Bari attrezzato per la lotta playoff?
«Penso di sì. Se guardiamo bene, anche a certe squadre date per favorite, come per esempio Sampdoria, non mancano le difficoltà. A parte il Pisa, che ha beneficiato della penalità inflitta al Cittadella, il gruppo è lì. Credo che il Bari abbia i mezzi e il dovere, visti anche l’ambiente straordinario e i valori tecnici a disposizione, di puntare ai playoff».
Qual è il valore aggiunto dei biancorossi?
«Il gruppo. Non c’è un’individualità che spacca. Il Bari ha una rosa competitiva. Ma in B contano il gruppo e la coesione. Ci sono calciatori di esperienza, consapevoli del loro ruolo. Stimo molto Benali per il suo senso di applicazione; un ragazzo sempre presente e che ha sempre dato il meglio di sé. Poi ritengo che la guida tecnica sia importante: credo che anche per Longo sia una stagione importante: fare bene a Bari vorrebbe dire tanto per la sua carriera. Ci sono dunque tanti ingredienti per poter far bene».
Che ricordo le suscita la sfida in programma domani al San Nicola?
«Racchiude un po’ il mio passato. Tre anni a Cosenza, qualche mese a Bari. Cosenza è stato per me un passaggio molto importante, avendo alle spalle una società che mi è stata vicina; sono ancora in contatto con i tifosi. Ma conservo un bel ricordo anche di Bari, nonostante quella Serie A tribolata; i tifosi mi hanno supportato, per questo li ringrazio. Mi fa davvero piacere vivere questa partita».
Al netto delle sue esperienze a Bari e Cosenza, da che parte pende il suo cuore?
«Auguro il meglio a tutte e due le squadre. Sono due realtà che meriterebbero tutto il bene: Bari per la tradizione e la sua storia, il Cosenza per le tante traversie che ha passato negli ultimi anni».