«Ancora tu, ma non dovevamo vederci più?». Forse Lucio Battisti parlerebbe così del prossimo incontro tra Bari e Catanzaro, in programma domani alle 16.15. La squadra di Mignani, invece, si limiterà a stringere la mano e salutare col sorriso i giallorossi, lasciati in serie C ormai un anno e mezzo fa. Era la stagione 2021/22 e i due club si contendevano il titolo del girone C di Lega Pro per l’intera annata, con i pugliesi ben più lanciati in classifica. A far mettere il turbo al Bari fu proprio lo scontro diretto di Catanzaro, vinto per 1-2 grazie alle reti di Antenucci e D’Errico. E da lì la promozione in serie B diventò solo una formalità, con la formazione di Vivarini che si trovò costretta invece ad attendere un altro anno per raggiungere la cadetteria.
Dopo aver dominato lo scorso campionato, in queste prime cinque giornate i calabresi hanno praticamente sovvertito la situazione, diventando – almeno fino a questo momento – l’alter ego del Bari formato 22/23. Nonostante l’ultima pesante sconfitta rimediata contro il Parma (0-5), il Catanzaro viaggia sulle ali di quello stesso entusiasmo costruito negli ultimi mesi: dieci punti conquistati, divisi fra tre vittorie e un pareggio, nove gol a referto e terzo miglior attacco di questa serie B. Merito di un gruppo ben consolidato, rimasto per la maggior parte integro anche dopo la sessione estiva di calciomercato. E c’è anche chi era presente due anni fa, il 13 marzo del 2022, in quella gara decisiva giocata al Ceravolo.
Su sponda giallorossa, spiccano i nomi di Vandeputte, Iemmello e Biasci, grandi protagonisti anche in questa stagione. Con ogni probabilità al San Nicola saranno titolari, con l’obiettivo di vendicare la razzia messa in atto dal Bari nello scontro promozione. A loro si accoderanno anche Scognamillo, Verna e Sounas, oltre a Welbeck e Bombagi, che non furono impiegati in quell’occasione. Sulla panchina c’era sempre Vivarini, illustre ex dell’incontro, tornato in serie B dopo aver sfiorato la promozione proprio col Bari, in occasione della finale play-off persa contro la Reggiana. Tra gli uomini di Mignani, invece, ci sarà una vecchia conoscenza degli avversari, presente anche quel 13 marzo al Ceravolo. Si tratta di Maita, che lasciò la Calabria proprio per trasferirsi in Puglia su volontà di Vivarini. Corsi e ricorsi storici, gli stessi che probabilmente ricorderanno a Di Cesare della sua assenza in quella gara chiave per via di un infortunio al ginocchio.
Questa volta, però, la partita col Catanzaro potrebbe farlo sorridere, riportandolo in campo dopo due giornate di assenza. Tra i pochi superstiti di quell’annata in serie C rientrano anche Ricci e Pucino, destinati questa volta a lasciare spazio con ogni probabilità a Frabotta e Dorval. Sarà la sfida tra gli irriducibili: otto per il Catanzaro, la metà per la squadra di Mignani. Ma ciò che conterà saranno i valori messi in campo, soprattutto per i padroni di casa, ancora in cerca della propria identità in questa stagione. Intanto, il gruppo continua a conoscersi e a limare ogni dettaglio tattico per crescere sotto la supervisione dello staff tecnico. Nella giornata di ieri si è tenuta all’Antistadio la penultima seduta di allenamento prima del match di domenica. Dopo una prima parte in sala video, la squadra si è spostata sul campo per lavorare sulla parte tattica a tutto campo, lasciando spazio nel finale a torelli e a dei test mirati per conclusioni a rete e calci piazzati. L’ultima seduta si svolgerà nella mattinata di oggi a porte chiuse, dopo la conferenza di Mignani, in programma alle 09.45 all’interno della sala stampa del San Nicola.