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Lecce, bene contro il Galatasaray ma manca ancora qualche pedina

Possono arrivare ottime indicazioni da un match perso? Assolutamente sì, se come visto in Lecce-Galatasaray i salentini, benché siamo ancora nell’ottica del calcio estivo, hanno dimostrato aggressività, buona proposizione offensiva, coordinazione tra i reparti e il piglio giusto. Si sono visti anche errori e situazioni da registrare e su cui lavorare, per carità. Frutto, c’è…

Possono arrivare ottime indicazioni da un match perso? Assolutamente sì, se come visto in Lecce-Galatasaray i salentini, benché siamo ancora nell’ottica del calcio estivo, hanno dimostrato aggressività, buona proposizione offensiva, coordinazione tra i reparti e il piglio giusto. Si sono visti anche errori e situazioni da registrare e su cui lavorare, per carità. Frutto, c’è da dire, di prove tattiche, come Dorgu al centro della difesa. Tutto questo contro una rivale di categoria superiore. Il Galatasaray, infatti, oltre ad aver vinto il campionato turco, parteciperà alla prossima Champions League e mercoledì si è schierato con l’11 titolare, a eccezione di Icardi, entrato nella ripresa.

Le indicazioni

Ottimi segnali, dunque, per Gotti. A partire dalla porta, dove il dualismo Falcone-Fruchtl si fa sempre più interessante. Due ottimi interventi del tedesco, uno a tu per tu e uno in uscita, l’hanno messo in luce, chiarendo che si può assolutamente contare sull’estremo difensore cresciuto sotto l’ala di Neuer. Venendo alla difesa, l’imprescindibilità di Gendrey è nota da anni ormai, ma in questa fase in cui non ha una riserva naturale è ancora più evidente. Il francese ha giocato tutti i novanta minuti, dimostrando solidità difensiva e spirito d’attacco. Non si sono visti ancora all’opera, contestualmente, Baschirotto e Gaspar, ma hanno giocato un tempo a testa, con a fianco prima Dorgu e poi Gallo. Un segnale, come se Gotti volesse sottolineare il fatto che manca ancora un centrale. Buonissima, al di là del gol, la prova dell’angolano. Dorgu, in questa posizione, ha compiuto un erroraccio che ha spalancato la porta a Ziyech per la marcatura dell’1-0. Molto meglio sulla fascia. A centrocampo la coppia che è partita dal primo minuto è stata quella Maleh-Pierret e i due non hanno sfigurato, anzi. Nella ripresa spazio a Ramadani e Helgason, con il primo ancora affaticato per via dell’Europeo e il secondo sicuramente fuori dai piani giallorossi. Sulla trequarti sono partiti titolari Rafia, Oudin e Tete Morente. Pur non impressionando, i tre hanno comunque partecipato alla mole di gioco creata per Krstovic che più volte è andato alla conclusione anche da buona posizione. Ai loro posti sono stati provati anche Listkowski, Pierotti e soprattutto Banda che è rientrato dall’infortunio. In attacco anche Krstovic, fino a che non arriva un’altra punta, è imprescindibile. Novanta minuti di lotta anche per lui. Se pensiamo che il dato finale dice 17 tiri a 14 per il Lecce e che le parate compiute dai portieri sono 5 a 3 per il Galatasaray, anche le statistiche ci vengono incontro per spiegare che è stata comunque una partita combattuta e giocata centimetro per centimetro di campo. Il Lecce giocherà domenica 28 luglio l’ultima amichevole del ritiro austriaco contro l’Huddersfield Town, e domenica 4 agosto a Lecce contro il Nizza.

Blin al Palermo

Intanto è stata ufficializzata quella che era nell’aria, ovvero la cessione a titolo definitivo di Alexis Blin al Palermo. Nelle ore scorse, l’ormai ex capitano aveva lasciato già il ritiro per svolgere le visite mediche.

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