Uova di Pasqua del Bari “puzzolenti”, la società si difende: «Noi danneggiati come i tifosi»

Potrebbe sfociare in azioni legali il caso delle uova di Pasqua del Bari “puzzolenti”. La società del presidente De Laurentiis, si legge in un comunicato, «danneggiata nell’immagine al pari dei tanti tifosi delusi, si è riservata ogni azione nei confronti della licenziataria e tutelerà i propri diritti in ogni competente sede».

La vicenda era scoppiata dopo decine di segnalazioni da parte dei tifosi che lamentavano un cattivo odore delle uova e una cioccolata scadente.

La SSC Bari, in una nota ufficiale, ha chiarito «di non aver prodotto né distribuito le uova, avendo concesso una licenza d’uso del marchio a società specializzata del settore, che opera a livello internazionale, vantando partner di caratura mondiale» (“Dolci Preziosi”, ndr). Il Club ha quindi chiesto al licenziatario di sospendere immediatamente la diffusione e la commercializzazione delle ‘Uova di Pasqua’ e di ogni altro prodotto realizzato a marchio SSC Bari, nonché di proporre forme di indennizzo per gli acquirenti».

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