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Un calendario da capogiro: 4 scontri diretti in 5 partite. Lecce la salvezza si decide ora

Archiviata la giornata numero 31 il Lecce ha l’obbligo di voltare pagina e aprirne una nuova. Che significa scontri diretti. Il nuovo ciclo, inaugurato da mister Gotti, ha dato il seguente responso: una vittoria, un pareggio e una sconfitta. Quattro punti, tutto sommato positivi se pensiamo che il Lecce ha affrontato due big, le due…

Archiviata la giornata numero 31 il Lecce ha l’obbligo di voltare pagina e aprirne una nuova. Che significa scontri diretti. Il nuovo ciclo, inaugurato da mister Gotti, ha dato il seguente responso: una vittoria, un pareggio e una sconfitta. Quattro punti, tutto sommato positivi se pensiamo che il Lecce ha affrontato due big, le due più in forma del campionato. Non sono arrivati punti contro il Milan ma è arrivata una prestazione nei dintorni della sufficienza. Niente di quanto fatto vedere contro la Roma, ma neanche una squadra rinunciataria e impaurita.

Dopo un giorno di riposo, da ieri i ragazzi sono di nuovo in campo per gli allenamenti presso il centro sportivo di Acaya per lavorare in vista di una serie di appuntamenti fondamentali. Sabato, infatti, arriva l’Empoli, primo di una serie di incontri che decideranno il destino dei giallorossi. Dopo, il calendario prevede Sassuolo, Monza, Cagliari e Udinese. Inutile sottolineare che la salvezza passerà da queste partite, quattro delle quali sono contro dirette concorrenti.

La classifica si è leggermente accorciata con le vittorie dell’Empoli e del Cagliari e con i molti pareggi. In cinque punti ci sono, infatti, tutte e sette le squadre in lotta, dato per assodato che la Salernitana sia ormai fuori da giochi.

Per Gotti, dunque, è arrivato il momento di studiare il da farsi. Da Milano se ne è tornato con alcune risposte dal campo. Ma con tanti interrogativi. Sicuramente una certezza, quella di non poter disporre di Krstovic al centro dell’attacco. E allora, dato per assodato che il suo posto verrà preso da Piccoli, con Burnete quasi sicuramente portato in panchina e l’altro giovane Corfitzen colto da infortunio per rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro, e fermo restando il modulo di partenza, quello visto tutte e tre le volte che ha schierato la squadra, il 4-2-3-1, è lecito ipotizzare alcune varianti. La prima delle quali prevede la coesistenza di Almqvist e Banda sulle fasce e l’impiego di Gonzalez come terzo trequartista. In questo caso il sacrificato sarebbe Dorgu, utilizzato da Gotti contro la Roma e contro il Milan in un ruolo offensivo.

L’altra prevede l’utilizzo del danese al posto di uno dei due esterni. Del resto il mister lo ha detto in conferenza stampa, non lo vede solo come un terzino. Senza dimenticare le varianti con il francese Oudin che rispetto a Gonzalez darebbe meno fisicità ma più fantasia. Insomma le possibilità sono tante e la gara si gioca anche in corsa. Gotti valuterà tutto attentamente, come lo abbiamo visto fare spesso con attenzione maniacale. Di sicuro è una gara dove il Lecce, ma anche l’Empoli del resto che segue a -1, non può sbagliare. A maggior ragione perché nella stessa giornata tute le altre saranno impegnate ad affrontare delle big: Napoli-Frosinone, Sassuolo-Milan, Udinese-Roma, Inter-Cagliari, Atalanta-Verona. Un turno, dunque, quello prossimo, potenzialmente aperto al vantaggio per i giallorossi.

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