Un sogno che diventa realtà. Era partito a fari spenti l’Ugento, promosso domenica per la prima volta in serie D, dopo aver dominato lo spareggio con il Bisceglie a Francavilla Fontana. La dirigenza diceva di puntare ad una tranquilla salvezza. Invece, il club presieduto da Massimo De Nuzzo nella prossima stagione sarà nel massimo campionato dilettantistico nazionale, mai affrontato prima. Si aggiunge alle altre salentine Nardò, Casarano (play off ed eventuali ripescaggi permettendo) e Gallipoli se quest’ultima riuscirà a salvarsi attraverso i play out.
Una grande festa nel comune di 12mila abitanti del basso Salento, iniziata al termine della partita con il quotato Bisceglie che alla vigilia forse godeva dei pronostici, completamente ribaltati sul campo grazie ad una prestazione super della squadra guidata da Mimmo Oliva. «Abbiamo coronato un sogno, iniziato nel luglio scorso e culminato domenica con i festeggiamenti in piazza per i quali sono ancora frastornato – dice il massimo dirigente del sodalizio giallorosso – è accaduto qualcosa di stupendo dopo cinque anni nel campionato di Eccellenza in cui abbiamo sempre fatto la nostra parte con buoni piazzamenti sino alla semifinale play off della scorsa stagione con il Gallipoli, purtroppo persa. Quest’anno siamo stati bravi a saltare i play off, qualificandoci direttamente alla finale regionale. Una partita che ha fatto battere tutti i cuori degli ugentini».
Un trionfo che viene da lontano: nel 2014 l’Ugento era in Prima categoria. «E’ un successo frutto di un lungo percorso, nato dieci anni fa quando io e un gruppo di soci abbiamo rilevato la società. Dopo tre anni, ho avuto la fortuna di conoscere mister Oliva con il quale è nata un’intesa che posso definire magica e cosi è iniziata la scalata facendo un calcio sostenibile, nel rispetto dei budget». Un percorso virtuoso che ha portato sino alla promozione in serie D, per il quale De Nuzzo ha una dedica speciale: alla famiglia, a tutta la città di Ugento e a tutti i componenti che hanno preso parte al progetto sportivo. Macchina pressoché perfetta quella assemblata da Mimmo Oliva e dal direttore generale Massimo Alemanno, cocktail vincente fra calciatori spagnoli, argentini (i vari Iborra, Bernaola, Ruiz, Vargas sono sul taccuino di diversi osservatori) e italiani (Romano, Lezzi e Ancora hanno segnato tre dei quattro gol al Bisceglie).
Da De Nuzzo ieri è arrivata la conferma di Oliva sulla panchina anche per la prossima stagione. «Ho ottimi rapporti con la società. Ci incontreremo e se avremo le stesse idee su come affrontare un campionato impegnativo come la serie D, non ci saranno problemi», dice l’allenatore.