Torneo delle Regioni, il flop delle rappresentative pugliesi non cancella i segnali positivi

Il bilancio è, tutto sommato, negativo. La Puglia dei giovani che tira calci al pallone nei campionati a livello dilettantistico non sfonda a livello nazionale, a dispetto di campionati (Eccellenza in primis) tradizionalmente molto competitivi. La sessantesima edizione che ieri si è conclusa in Liguria non ha portato nessuna delle nostre quattro Rappresentative sul podio. L’Under 19, che non vince dal 1963 e che nel 2019 arrivò in finale perdendo con il Lazio, è stata eliminata dopo le prime due partite e nella terza ha incassato una goleada.

È vero, era un girone di ferro che comprendeva la pluridecorata Lombardia, la Calabria e il Friuli-Venezia Giulia, ma era lecito attendersi qualcosa in più, magari qualificarsi come una delle tre migliori seconde. Niente: zero punti e a casa. Stesso destino per la femminile ma le attenuanti non mancano: qui il movimento, pur segnando progressi, non è a livello di molte regioni del nord e centro Italia. La selezione più vicina alle semifinali è stata l’Under 17 che ha superato il girone eliminatorio, fermandosi nei quarti con il Piemonte Val d’Aosta e quindi non riuscendo a ripetere le imprese, ormai datate, di vincere il Torneo degli anni 1972, 1978 e 1990.

È quasi riuscita ad arrivare ai quarti anche l’Under 15 (nell’albo d’oro la Puglia ha scritto il suo nome due volte: 1999 e 2001), battuta di misura dal Friuli nella sfida decisiva della terza giornata. Il selezionatore Marcello Protopapa fa un bilancio: «È agrodolce la sensazione provata al rientro dopo essere stati eliminati da uno dei gironi più equilibrati del torneo. Hanno superato il turno due squadre che hanno totalizzato soltanto 6 punti, tra cui proprio la Lombardia campione uscente e il Friuli classificata tra le migliori seconde. Ciò avvalora le prestazioni dei nostri ragazzi, che hanno dimostrato sul campo di non essere inferiori a nessuno. Fatta eccezione per i primi 20 minuti all’esordio con la Calabria, il più grande rammarico è quello di non aver mai subito nessun altro avversario. Dobbiamo ritenerci soddisfatti per una qualificazione sfumata proprio quando sembrava a un passo, un percorso che ci ha permesso di mostrare a tutti la nostra buona organizzazione, raggiungendo un livello di gioco che ci ha consentito di lottare alla pari con tutte e tre le avversarie».

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