Inizia a farsi largo anche a Bari l’idea dell’azionariato popolare. Sta per prendere il via BariSpac, un progetto di azionariato diffuso per i tifosi del Bari che sarà presentato durante una conferenza stampa, in programma domani alle 11, nella sala “Federico” di villa Romanazzi-Carducci.
Un’iniziativa che si ispira a quella realizzata con l’Inter: «È un modello che fa riferimento a quanto testato e messo in opera con Interspac», ci racconta, infatti, Erio Fumai, giornalista pugliese di lungo corso che ha ideato l’iniziativa.
Un modello messo a punto dal professor Cottarelli, economista ed ex senatore, e dal suo staff all’università Cattolica di Milano. «Ci ispiriamo a questo modello e cerchiamo di adattarlo alle dimensioni baresi – sottolinea ancora Fumai – Grazie al lavoro dei tecnici e dei professori universitari, abbiamo pensato che questa iniziativa possa essere adattabile anche a una società del Sud come il Bari che ha un buon bacino d’utenza. In tutto il mondo, secondo le nostre stime, dovrebbero esserci supporters biancorossi vicini, se non superiori, al milione. E se i numeri saranno confermati, significa che quel modello si potrà applicare».
Durante la conferenza stampa di domani saranno presentati tutti i dettagli, a cominciare dal sito, di un’iniziativa che mira a coinvolgere i tifosi. «È un tentativo di dare dignità al tifoso, il quale finora ha potuto soltanto essere fruitore dello spettacolo, ma che, con questa struttura, avrebbe l’occasione di partecipare attivamente alla vita del club – illustra ancora Fumai – Non è assolutamente un’operazione che viene proposta per fare una scalata alla proprietà e chi lo pensa è fuori strada. È una proposta che – ribadisce – aiuta il tifoso a partecipare attivamente alla vita del club».
Il modello
Il modello di riferimento è InterSpac, l’iniziativa voluta dall’economista Carlo Cottarelli per l’Inter, che, come si legge sul sito ufficiale di InterSpac, è un progetto che «promuove l’idea di un azionariato popolare e diffuso per le società di calcio italiane, riproducendo nel nostro Paese quel modello di azionariato che, nei suoi aspetti generali, vede nel Bayern Monaco un esempio molto convincente». E, si legge ancora, «l’idea di base è quella di portare nell’Inter risorse fornite da tifosi, integrate da risorse di investitori istituzionali. Questo consentirebbe alla società di avere a disposizione un capitale stabile e di ridurne l’indebitamento, che rischia di diventare un pedante fardello per l’attività sociale di tanti dei nostri club». Un modello a cui, come ci ha raccontato Erio Fumai, BariSpac si ispira, per avviare anche nel capoluogo pugliese, proprio come a Milano (ma in una scala che tiene conto, ovviamente, del differente numero di tifosi), il progetto di azionariato diffuso per i tifosi.