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Taranto, per il nodo “Iacovone” si muove il presidente Figc: sopralluogo di Gravina a Faggiano – VIDEO

Nella infinita diatriba per l’utilizzo dell’Erasmo Iacovone da qui al 2026, quando si svolgeranno i giochi del Mediterraneo, il Taranto incassa il sostegno di Gabriele Gravina, massimo responsabile della Figc. Nel primo pomeriggio di ieri, il presidente Federale ha effettuato un sopralluogo all’impianto sportivo di Faggiano, cittadina distante una decina di chilometri dal capoluogo ionico.…

Nella infinita diatriba per l’utilizzo dell’Erasmo Iacovone da qui al 2026, quando si svolgeranno i giochi del Mediterraneo, il Taranto incassa il sostegno di Gabriele Gravina, massimo responsabile della Figc. Nel primo pomeriggio di ieri, il presidente Federale ha effettuato un sopralluogo all’impianto sportivo di Faggiano, cittadina distante una decina di chilometri dal capoluogo ionico. Gravina è stato accompagnato dal presidente del Taranto Massimo Giove, dal vicepresidente Vincenzo Sapia e dal consulente Vittorio Galigani. Con loro, in rappresentanza della parte politico istituzionale, anche il presidente della regione Michele Emiliano e Antonio Cardea, primo cittadino di Faggiano. A supporto, quale esperto di organizzazioni sportive (e in passato in organico all’US Lecce) c’era Fabrizio Manzulli.

Il terreno di gioco del piccolo comune ionico potrebbe ospitare le gare interne dei rossoblù sia nel campionato 2024/25 che 2025/26. Il Taranto, in particolare, spinge per continuare a disputare le gare interne allo Iacovone, mentre saranno in corso i lavori di profonda ristrutturazione che lo interesseranno. Qui entra in gioco Gravina, a supporto di questa ipotesi, secondo cui “Il Taranto deve giocare allo Iacovone”. Questo in sintesi il pensiero di Gravina, che ha poi aggiunto: «Credo che sia giusto e legittimo programmare il tutto affinché il Taranto possa continuare a giocare nello stadio Iacovone anche con le limitazioni tecniche e rispettando comunque i criteri previsti dalle norme, non solo quelle sportive, ed in modo tale che sia rispettata la passione di tutti i tifosi». Dunque un altro attore entra nel calderone dei serrati confronti tra il Taranto e l’amministrazione comunale, con il sindaco Rinaldo Melucci in testa e che nei giorni scorsi aveva offerto la soluzione Brindisi, pero non ben accetta dal Taranto.

Emiliano è andato subito al nocciolo della questione: «Sono qui con lo stesso scopo: consentire ai tifosi tarantini di vedere le partite del Taranto nella propria città. Se questa condizione verrà soddisfatta da una particolare tecnica di cantiere non ci saranno problemi di sorta. Se invece dovesse esserci la necessità di chiedere al Taranto di trovare un altro stadio, certamente non si potrebbe trattare di un luogo qualsiasi». Pensare di giocare a Faggiano, al momento, appare difficile, poiché la prossima stagione è dietro l’angolo. Infatti per adeguarlo agli parametri della Lega Pro bisognerà subito rimboccarsi le maniche. Così com’è, il comunale di Faggiano potrebbe essere utile per gli allenamenti e sarebbe già tanta roba. Infatti nel caso si continuasse a giocare allo Iacovone, almeno durante la settimana gli interventi delle squadre di operai potrebbero andare avanti senza soluzione di continuità. In ogni caso i lavori per adeguare il campo sportivo di Faggiano avrebbero comunque ragione d’essere, perché diventerebbe il quartiere generale del Taranto. Motivo che nel marzo 2022 avrebbe spinto il club di Giove a partecipare alla gara per la concessione della struttura, da utilizzare in via esclusiva sino al 2031. Ci sarebbe, inoltre, la possibilità di ulteriori 9 anni di proroga cioè sino al 2040.

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