Un Taranto inguardabile soccombe al Marcello Torre di Pagani, terreno prestato alla Gelbison, che si impone con un secco 3-0 e festeggia la prima storica vittoria in Serie C.
Una partita approcciata male dagli ionici, con poca grinta e cattiveria in mezzo al campo.
Labriola e compagni non hanno mai mostrato di poter contrastare la squadra campana, reduce dal cambio di allenatore con l’arrivo di De Sanzo al posto dell’esonerato Esposito. Sugli sviluppi del secondo corner della partita, la Gelbison trova il vantaggio al 14’. Corner battuto dalla destra da Fornito, palla che giunge a Cargnelutti che, di testa, insacca alle spalle di Vannucchi. Colpevole la difesa rossoblu nella circostanza, con Antonini che ha perso la marcatura dell’ex Potenza, lasciato clamorosamente libero di colpire il pallone. La prima occasione del match di marca ionica giunge al 27’. Cross velenoso dalla sinistra di Ferrara, D’Agostino respinge coi pugni la sfera che termina sui piedi di Labriola ma la conclusione del centrocampista finisce alta sopra la traversa. Al 34’ cross di Guida dalla corsia mancina per Romano: l’ex Turris si inserisce bene ma colpisce debolmente la sfera, bloccata senza problemi da D’Agostino. La Gelbison ci riprova al 41’ con un’azione solitaria di Correnti che entra in area, serve Faella ma il giocatore dei campani svirgola la conclusione da posizione favorevole. All’intervallo, dopo tre minuti di recupero, la Gelbison è avanti per 1-0. Nell’intervallo, Capuano prova a cambiare subito le carte in tavola: dentro Evangelisti e Tommasini per Antonini e Mazza, col Taranto che passa a trazione anteriore. Al 9’ della ripresa la Gelbison sfiora il raddoppio: rinvio di D’Agostino, palla contesa a centrocampo con Romano che di testa indirizza verso Vannucchi. La difesa, però, non protegge l’uscita del portiere con De Sena che si inserisce, colpisce di testa e manda di poco a lato. Al 14’ i campani trovano il raddoppio. Papa lancia per oltre quaranta metri Faella, Vannucchi prova la disperata uscita – a vuoto – con Faella che, col pallonetto, realizza il 2-0. Tre minuti dopo la Gelbison sfiora il tris: cross da fondocampo per il neoentrato Onda che, di testa, sfiora la traversa. Il Taranto è assente, i campani ne approfittano e trovano il terzo gol con un bolide dalla distanza di Fornito: nell’occasione, il portiere Vannucchi non può far nulla. Gli ionici non reagiscono, la Gelbison gioca sul velluto e gestisce il vantaggio. In pieno recupero, Tommasini colpisce il palo al minuto 48. Il triplice fischio dell’arbitro interrompe il dominio della Gelbison: finisce 3-0 col Taranto di Capuano che è costretto a leccarsi le ferite.
Nell’immediato post partita, il tecnico afferma: «Chiedo scusa, siamo stati inguardabili. Abbiamo giocato al limite della vergogna».