Anche Edoardo Pierozzi potrà dire di avere conosciuto da vicino Ezio Capuano. Il tecnico del Taranto ha una nuova freccia da scoccare dal proprio arco, metafora perfetta per il terzino destro di 24 anni che si candida per una maglia da titolare nel terzetto difensivo. Già in ritiro a Viggiano, il giocatore di proprietà della Fiorentina ha giocato a Cesena nell’ultimo anno togliendosi non poche soddisfazioni. La principale avere contribuito alla promozione dei bianconeri in serie B. È stato lui a decidere, con un perentorio stacco di testa, la gara dei romagnoli con il Pescara dall’inestimabile valore di tre punti fondamentali per l’aritmetico salto di categoria.
Capuano su Pierozzi
Sul giocatore le dichiarazioni dell’allenatore degli ionici, rilasciate al media partner: «Abbiamo ringiovanito la squadra e con grande orgoglio – sostiene Capuano – abbiamo portato a Taranto uno dei 2001 più importanti d’Italia, senza mai fare emergerne il nome. Diversamente il cellulare di questo ragazzo avrebbe cominciato a squillare in continuazione. Perciò siamo stati bravi a prenderlo». Il tecnico aggiunge qualche particolare: «Lui ha scelto questa grande piazza, perché il fascino di Taranto è notevolissimo. Sono stato determinante – spiega – per questa operazione, anche per via del mio importante rapporto con Daniele Pradé (direttore sportivo della Fiorentina ndc). A Taranto verrebbe chiunque, ve lo assicuro: vuol dire che abbiamo una credibilità illimitata». In coda all’annuncio del nuovo acquisto, una punta di sarcasmo: «Anche quest’anno ci saranno dei limoni e ci sarà più bisogno di baracche per venderli». L’agrume è spesso citato dal tecnico per colpire chi abbia dei bruciori di stomaco al solo vedere i progressi e i risultati del Taranto. Quest’ultima dichiarazione, velata ma non troppo, potrebbe avere come bersaglio ultimo Vittorio Galigani, che giusto una settimana fa ha lasciato il Taranto. Il consulente esterno ha confermato che, per fine mese, indirà una conferenza stampa per esporre le motivazioni che l’hanno portato a separarsi dal Taranto.
Le prime parole di Bosic
Arrivano, nel frattempo, anche le prime parole dell’attaccante Milos Bocic, prelevato dal Catania: «Sono venuto qua – afferma – per aiutare la squadra. Sono a sua disposizione e mi metto in gioco per la città. Questa è una piazza importante con tifosi importanti. Bisogna pensare giorno dopo giorno a ciò che faremo e poi tirare una linea. Mi auguro che il Taranto possa replicare quanto fatto nel passato campionato. Quando mi ha chiamato il mister non ci ho pensato due volte e gli ho detto di sì. Mi ha convinto l’uomo in sé, perché lui è uno di parola»
Infine si è espresso, sempre ai microfoni del media partner, anche il difensore centrale Mirko Miceli al suo secondo anno in rossoblù: «Le prime impressioni, dopo tre giorni di allenamenti – asserisce – sono buone. Ripartiamo da quanto fatto e speriamo di continuare su questo percorso. Migliorarsi è sempre difficile e poi ogni anno è una stagione a sé». Taranto è stata la prima scelta di Miceli: «Avevo altre richieste, ma ho pensato solo al Taranto. Vengo da una famiglia – conclude – dove la parola conta più di una firma. Avevo dato la mia parola al mister: gli sono riconoscente, perché mi ha preso dopo un periodo brutto. È stato l’unico che abbia creduto in me e glielo dovevo così come ai tifosi che mi hanno sempre trattato bene. Sono felice di essere qui. Sarà un campionato tosto con squadre toste come Trapani, Foggia Cavese, Avellino, Catania, Benevento e Crotone. Speriamo si giochi allo Iacovone».