La prima settimana senza calcio in terra ionica non è trascorsa senza sussulti. Al pallone che rotola, bloccato da Vannucchi o spinto dai piedi di Ferrara, Calvano, Zonta, Orlando o De Marchi, si sono sostituiti diverse questioni: stadio, allenatore e giocatori. Argomenti importanti per il Taranto e per tutti i sostenitori rossoblù, premesse per meglio preparare la prossima stagione. L’amministrazione comunale presieduta dal sindaco Rinaldo Melucci ha concesso il nulla osta per l’iscrizione campionato 2024/25, il che significa che contemporaneamente si svolgeranno i lavori per mettere in piedi l’impianto che dovrà ospitare i Giochi del Mediterraneo del 2026.
Tra gli incartamenti da consegnare alla Federazione entro il 4 giugno, perciò, ci sarà il nome dello “Iacovone” e, se poi dovessero sorgere incompatibilità tra gli interventi edilizi e la messa in sicurezza dei presenti, non sarebbe di certo un problema del club. Si partirà con capienza ridotta e poi si vedrà strada facendo. Su questa linea il presidente Massimo Giove può dire di avere vinto, ma che l’esito potesse essere questo lo si intuì già con l’arrivo del ministro Andrea Abodi, soltanto lo scorso 15 aprile. Le dichiarazioni del capo del dicastero dello Sport furono illuminanti sotto questo aspetto, corroborate anche da quelle di Massimo Ferrarese, commissario straordinario dei Giochi.
Allo stelo di questa rosa sarebbero state tolte tutte le spine. Non ancora a quelle che stanno crescendo sul terreno che circonda la panchina rossoblù, che solo sulla carta utilizzata per il firmare il contratto appena un anno fa, è di proprietà di Ezio Capuano. La mano tesa di Giove è lì, pronta per essere stretta. Non si intravedono né il braccio e tantomeno le dita del tecnico. Una freddezza che non lascia presagire nulla di buono e che ha portato la società a sondare altri profili. Ci sta, anche perché vi sarebbe da programmare un ritiro a cui andare con parte dei calciatori dell’attuale rosa.
Quali, però? Dovrà pensarci l’allenatore sì, ma chi? Domande la cui risposta arriverà tra pochi giorni. Capuano o eventualmente chi dovesse prenderne il posto dovrà confrontarsi anche con Pietro Armenise, nuovo responsabile del settore giovanile e chiamato per mettere un po’ d’ordine dopo una stagione tribolata, soltanto per usare un placido eufemismo.
Molti, infine, i giocatori richiesti a partire da Vannucchi, portiere che ha lasciato un’ottima impressione e non solo a chi l’ha visto giocare a Taranto nelle ultime due stagioni. Le probabilità che resti è molto bassa, perché diverse società di B come di C sono sulle sue tracce. I sei calciatori in prestito (Miceli, Travaglini, Ladinetti, Valietti, Zonta e Simeri) sono tornati a disposizione dei club di provenienza e rivederli a Taranto sarà difficile. Potrebbe esserci qualche chance in più, soltanto, per il centrale difensivo Mirko Miceli.