L’inizio di una nuova era. Con l’esonero di Di Costanzo e Dionisio, il Taranto ha deciso di dare subito un segnale alla piazza, ingaggiando gli esperti Eziolino Capuano e Luca Evangelisti, rispettivamente come allenatore e direttore sportivo dei rossoblu per il proseguo della stagione.
Una netta inversione di marcia richiesta e dovuta dopo le due sconfitte subite dagli ionici contro Monopoli e Catanzaro nelle altrettante gare giocate.
A presentare i due nuovi “vecchi” volti è stato Vittorio Galigani, consulente del presidente Giove: «Ringraziamo i predecessori per il lavoro svolto, a prescindere dai risultati. Eziolino è stato felice di accettare subito la nostra proposta, scegliendo di tornare a Taranto dopo 21 anni, dando subito la sua adesione». Ha preso subito parola il ds Evangelisti, entusiasta per questa sua nuova avventura: «Speriamo che l’annata porti, come nella mia ultima esperienza in riva allo Ionio, cose importante. Ce la metteremo tutta per tirarci fuori da questa situazione. Conosco molto bene la squadra, l’organico va completato. Adesso, però, dobbiamo pensare a Turris e Andria, due partite fondamentali. Mercato? Dobbiamo prendere giocatori che ci possano far fare il salto di qualità. Questa rosa, con lavoro e dedizione, può fare bene: è necessario, però, completarla».
Dopo un avvio tutt’altro memorabile, non mutano gli obiettivi del Taranto: «Dobbiamo fare più punti possibili e arrivare a gennaio quanto più possibile a ridosso dei playoff. Questo campionato è diviso in due fasi, la scorsa stagione lo dimostra». Nella rosa del Taranto, il diesse ritrova suo figlio: «L’ho mandato qui per farsi le ossa e perché credo in questa piazza. Se il mister riterrà opportuno farlo giocare, sarà schierato in campo. Capuano sceglie chi mettere in campo per le qualità dei calciatori». Il neo tecnico è entusiasta per la nuova chiamata: «Ringrazio la società che mi ha dato la sua fiducia. Non ho esitato una volta ricevuta la chiamata del Taranto, desideravo tornarci e me lo dicevo ogni volta che tornavo qui da avversario. Sono venuto qui per Taranto: non ho guardato la rosa, fatto calcoli o visto la classifica. Abbiamo l’obbligo di sudare la maglia, sacrificarci e lottare su ogni pallone: questa è la promessa che faccio. Sono molto orgoglioso di essere qui».
Sullo status mentale della squadra, Capuano afferma: «I ragazzi sono concentrati sul campo e vogliono riscattarsi. L’obiettivo è quello di fare risultati e riportare entusiasmo, anche tramite le prestazioni della team. Dobbiamo solo lavorare e pedalare». Il presidente Giove ha già proposto al tecnico dei profili per rinforzare l’organico: «Mi sono stati fatti nomi di giocatori importanti e con ingaggi cospicui. Ho chiesto a Giove qualche giorno per fare una valutazione della rosa. È una squadra giovane, alcuni calciatori non li conosco in quanto militavano in categorie inferiori. In campo, però, voglio vedere una formazione che abbia dei concetti di gioco e che sia ordinata tatticamente. Chi sarà schierato deve iniziare a rendersi conto della maglia che indossa e del blasone della stessa». Con la Turris, il tecnico esordirà da allenatore del Taranto: «Mi interessa l’atteggiamento. Non avremo modo di preparare la partita nei minimi dettagli, cercherò di lavorare su alcuni concetti semplici. Una cosa è certa: non saremo una vittima sacrificale». Sulla scia di Di Costanzo, anche Capuano schiererà il 3-5-2: «Lo sanno tutti, è il mio cavallo di battaglia a livello tattico. Su questo sistema di gioco ho fatto una tesi di laurea a Coverciano, sicuramente proporrò questo modulo». Un gol fatto e sette reti subite, buona parte del lavoro sarà svolto sulle doppie fasi: «Credo che la squadra debba avere equilibrio in entrambe le situazioni. Adesso dobbiamo focalizzarci maggiormente sulla fase di non possesso, anche per colmare alcune lacune difensive».