Taranto: c’è un imprenditore pronto a rilevare il club ma Giove dice no

Esiste un gruppo imprenditoriale interessato a rilevare il Taranto. L’ammissione è stata fatta a Blunote.it da Rodolfo De Molfetta, presidente dell’APS Taras 706 a.C. l’associazione che detiene il 7% delle azioni societarie.

La notizia ha percorso i quattro angoli della città poco dopo la vittoria dei rossoblu nel derby con il Foggia, motivo per il quale De Molfetta è intervenuto a una trasmissione del sito per chiarire la situazione. «Sono stupito di come sia uscita la notizia, poiché c’era una fortissima segretezza nell’operazione. Noi abbiamo un patto di riservatezza siglato con il gruppo imprenditoriale interessato al Taranto. Ci siamo accertati sulla solidità economica-finanziaria di questi imprenditori con i quali abbiamo iniziato a parlare già da questa estate. Questo gruppo imprenditoriale è interessato direttamente al Taranto e non mira a fare plusvalenza. Non sono mercenari, né attraverso il calcio devono allocare determinate somme. Hanno un interesse diretto nei confronti del Taranto». In parte il patto di riservatezza, che esiste tra la Taras è questi imprenditori «finanziariamente solidi», è stato così violato e sarebbe ora opportuno capire come quest’ultimi l’abbiano presa. Un’altra delle domande che sorgono spontaneamente è capire chi abbia avuto interesse a provocare questa fuga di notizie e perché in questo momento.

Questo gruppo, già in piena estate, ha manifestato un forte interesse verso il club del presidente Giove, concretizzandolo soltanto poco tempo fa attraverso l’Aps. Quest’ultima ha inoltrato alla proprietà del Taranto una pec con alcuni dettagli della proposta e avrebbe già ricevuto una formale risposta negativa. Il presidente Giove, dunque, non sarebbe interessato a passare la mano. Almeno in questo momento e verso questi interlocutori. Della serietà della proposta si fa garante la stessa Taras, ma agli occhi del massimo dirigente tarantino, non sarebbe sufficiente.

La seconda vittoria della stagione, sabato con il Foggia, ha rimesso in pista il Taranto. Sei punti e tutti raccolti a fatica in due derby, prima con una Fidelis Andria che in sei giornate non ha conosciuto il gusto della vittoria e poi con il Foggia sprofondato in una grave crisi e attualmente in attesa di dare un volto al successore di Roberto Boscaglia. Nessuna deminutio del lavoro fatto dai rossoblu, che stanno vivendo una loro crisi sin dalla prima giornata di campionato, iniziata con un altro scontro tra formazioni pugliesi. Sul campo del Monopoli arrivò una pesante sconfitta per 4-1, ma sino a venti minuti dal triplice fischio il risultato era di parità e nulla lasciava presagire un tonfo, per lo meno di quelle dimensioni.

Tre punti presi all’Andria e tre al Foggia in modo differente: più arrembante la manovra nel primo caso, meno nel secondo. Stili diversi, ma stesso risultato. Con i federiciani di Cudini, pur andati in vantaggio, la sensazione è che si potesse segnare e vincere da un momento all’altro e così è stato anche per la doppietta di Guida. Due giorni fa la squadra ha cambiato tattica. Scottata per la sconfitta sul terreno della Gelbison, il Taranto si è dimostrato più guardingo. Ha trovato il gol nel momento in cui il Foggia stava spingendo maggiormente, mentre nella ripresa ha avuto paura e ha permesso ai satanelli, senza cercare il bis, di alzarsi nonostante l’inferiorità numerica.

Domani il Taranto tornerà in campo per il primo turno eliminatorio della Coppa Italia di Serie C. Alle 17.30,, allo Iacovone si affaccerà i Monopoli. La vincente, nel secondo turno che si disputerà il 2 novembre, affronterà una tra Crotone e Messina.

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