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Taranto avrà il suo stadio gioiello: 21mila posti coperti tra luci rossoblù

L’Erasmo Iacovone prende forma, almeno virtualmente. Il primo avverbio che potrebbe passare nella mente di tutti gli attori che stanno lavorando alla realizzazione della sua nuova versione, ma anche dei tifosi, è: finalmente. Ieri, davanti al commissario dei Giochi del Mediterraneo, Massimo Ferrarese, è stato fornita la rappresentazione computerizzata dell’impianto, così come concepito dall’ingegnere Fabio…

L’Erasmo Iacovone prende forma, almeno virtualmente. Il primo avverbio che potrebbe passare nella mente di tutti gli attori che stanno lavorando alla realizzazione della sua nuova versione, ma anche dei tifosi, è: finalmente. Ieri, davanti al commissario dei Giochi del Mediterraneo, Massimo Ferrarese, è stato fornita la rappresentazione computerizzata dell’impianto, così come concepito dall’ingegnere Fabio Monzone. Al momento soltanto una rappresentazione che di tangibile ha ben poco, ma che i più avvezzi alle tecniche informatiche chiamerebbero rendering. Qualunque sia la lingua a cui si faccia ricorso, l’italiano o l’inglese, conta poco, perché Taranto avrà il suo stadio, moderno e bello come il sole che potrà accogliere la passione di 21mila spettatori.

Il primo progetto
Nel progetto iniziale, presentato in pompa magna il 15 novembre 2022 alla presenza del presidente del Coni Giovanni Malagò, erano 16.500. In molti arricciarono il naso ritenendo la cifra molto bassa. I progettisti la giustificarono immaginando un futuro colmo di emittenti a pagamento pronti a farsi concorrenza a prezzi competitivi. A distanza di 19 mesi potranno accomodarsi 4.500 tifosi in più, di certo una risposta importante e congrua alle esigenze di una piazza sempre affamata di grande calcio. Il nuovo “Iacovone” sarà supportato da una struttura portante in acciaio con tanto di copertura e soprattutto con una tribuna a pochi metri dal rettangolo verde, dove con il pensiero potrebbe essere persino possibile sfiorare i giocatori. La copertura, nelle ore notturne, avrà una duplice illuminazione: una rossa e una blu, i colori del Taranto. In tribuna ci sarà anche un’area di ospitalità, come nei grandi e moderni stadi. Tutto bello alla modica cifra di 60 milioni, mentre l’esecuzione dei lavori porterà via 18 mesi, vale a dire 540 giorni. Di meno non sarebbe possibile, poi bisognerà provvedere al collaudo. Comunque un bel passo in avanti, perché si partiva dagli 800 del novembre 2022.

Le tappe successive
Le prossime tappe sono obbligate. La prima è l’indizione entro agosto della gara di appalto, mentre a settembre ci sarà l’assegnazione al vincitore. I lavori dovrebbero iniziare a novembre (forse anche prima) per poi finire ad aprile 2026.
Il futuro sta bussando alle porte della città, con la speranza che vengano aperte in tempi ragionevolmente brevi, mentre è da decifrare il presente. Il tecnico Capuano è intento a fare il mercato del Taranto, nell’attesa del ritiro estivo in programma nella seconda parte di luglio. Penne, in Abruzzo, potrebbe essere la sede prescelta per la nuova stagione. Il passato presenta purtroppo il conto e fa scappare qualche lacrima, perché nelle scorse ore è mancato il centravanti del Taranto Angelo Paina. Nato in provincia di Lodi e scomparso all’età di 75 anni, Paina conobbe il calore dei tifosi ionici nel triennio 1971-74, periodo in cui realizzò 16 reti in 88 partite. In carriera anche Padova e Spal, ma l’esperienza più importante la visse con la maglia rossonera del Milan.

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